I contagi continuano ad aumentare a Tokyo: Olimpiadi a porte chiuse non sono così improbabili
TOKYO - Mancano ormai tre settimane all'inizio delle Olimpiadi di Tokyo, ma l'incubo Covid-19 continua a turbare le notti degli organizzatori della principale rassegna sportiva mondiale.
Con i 673 nuovi contagi di giovedì si è arrivati a 12 giorni consecutivi di aumento. Tokyo e le aree limitrofe sono in uno stato di "quasi-lockdown" e le restrizioni in vigore attualmente scadranno l'11 luglio, ma potrebbero essere alleggerite in caso di un'inversione di tendenza.
I funzionari nipponici e olimpici hanno annunciato che agli eventi potranno partecipare un numero limitato di spettatori nazionali. Niente da fare per i supporter provenienti dall'estero. Il piano attuale prevede un tetto massimo di 10mila persone, che sarebbe ridotto della metà - se non oltre. Se il trend dei nuovi positivi dovesse confermarsi verso l'alto, ci si aspetta che l'opinione pubblica faccia ulteriore pressione per dei Giochi a porte chiuse. Anche il governo ne è pienamente consapevole: «Ho chiaramente affermato che non avere spettatori è una possibilità» ha dichiarato il primo ministro Yoshihide Suga nel corso di una conferenza stampa.
Il timore del coronavirus serpeggia anche tra gli atleti: Samoa ha ritirato la propria squadra di sollevamento pesi, citando come motivo proprio l'aumento dei contagi. Il Giappone sta spingendo al massimo la sua campagna vaccinale.