Proseguono le operazioni di soccorso al Chempark di Leverkusen, colpito ieri da un'esplosione
Venisse confermato il decesso dei dispersi, il totale dei morti salirebbe a 7
LEVERKUSEN - I cinque dipendenti che risultano tuttora dispersi in seguito all'esplosione avvenuta ieri in un impianto di trattamento dei rifiuti a Leverkusen, in Germania, sono probabilmente morti.
Lo ha detto oggi il capo del gruppo Currenta, proprietario dello stabilimento, durante una conferenza stampa: «Purtroppo non crediamo che troveremo vivi i dispersi», ha ammesso Frank Hyldmar, spiegando che quattro di loro sono dipendenti di Currenta, mentre il quinto è un collega di una società esterna.
Nel frattempo, questa mattina, il bilancio delle vittime è salito a due, e potrebbe quindi salire ad un totale di sette se la triste previsione di Hyldmar venisse confermata.
Le operazioni di salvataggio sono proseguite nel corso della giornata odierna, ma sono state rese difficili dal calore ancora emanato dall'incendio. I soccorritori devono anche prendere in considerazione la possibile presenza di sostanze tossiche, dato che l'incendio ha coinvolto serbatoi di solventi chimici.
Per precauzione, alla popolazione di Leverkusen è stato chiesto inizialmente di rimanere in casa: un avvertimento che è stato infine revocato ieri sera. In ogni caso, continuano le misurazioni dell'aria e alla popolazione viene chiesta cautela: di lavare bene i prodotti del giardino e di non mangiare all'esterno.
«Stiamo lavorando per determinare le cause dell'incidente», ha aggiunto il signor Hyldmar, dicendo che era ancora troppo presto per saperne di più.