Il "booster" entro 6-12 mesi aiuterebbe a mantenere un alto livello di anticorpi, specialmente contro la variante Delta
WASHINGTON - Pfizer e BioNTech hanno annunciato di aver presentato alla Food and Drug Administration (Fda), l'ente regolamentatone dei prodotti farmaceutici, i dati iniziali a sostegno della terza dose di vaccino contro il Covid-19. «I dati della fase 1 sulla sicurezza e l'immunogenicità degli individui che hanno ricevuto una terza dose del vaccino Pfizer-BioNTech (BNT162b2) mostrano un favorevole profilo di sicurezza e una robusta risposta immunitaria», si legge in una nota. «Alla luce degli alti livelli di risposta immunitaria osservata, una ulteriore dose entro 6-12 mesi dalla vaccinazione primaria aiuta a mantenere un alto livello di protezione contro il Covid-19».
«La dose di richiamo ha suscitato titoli anticorpali neutralizzanti significativamente più alti contro il virus SARS-CoV-2 iniziale e le varianti Beta e Delta, rispetto ai livelli osservati dopo la serie primaria a due dosi». La nota conclude: «Dati gli alti livelli di risposta immunitaria osservati, una dose di richiamo somministrata entro 6-12 mesi dopo il programma di vaccinazione primaria può aiutare a mantenere un alto livello di protezione contro Covid-19».
Una terza dose del vaccino Pfizer-BioNTech non è attualmente autorizzata per un uso ampio negli Stati Uniti - scrivono ancora - tuttavia, in base all'attuale autorizzazione all'uso di emergenza, il 12 agosto è stata autorizzata una terza dose per la somministrazione a individui di almeno 12 che hanno subito trapianto di organi o che sono immunocompromessi.