Rigide le regole a cui devono però sottoporsi i viaggiatori: vaccinazioni, test PCR e sierologico
TEL AVIV - Israele ci riprova, e riapre le frontiere ai turisti. Dal 19 settembre il paese ha intenzione di ospitare nuovamente gruppi di viaggiatori con lo scopo di rilanciare il turismo, segnala Reuters.
I visitatori potranno entrare in Israele a gruppi (tra i 5 e i 30 membri), a patto che provengano da paesi inseriti nelle liste verde, gialla o arancione. I turisti dovranno essere completamente vaccinati, e la seconda dose deve essere stata effettuata da non più di sei mesi, o aver ricevuto un ulteriore richiamo. Inoltre dovranno presentare un test PCR negativo effettuato entro 72 ore dall'arrivo sul territorio israeliano, e sottoporsi ad un test sierologico una volta atterrati a Tel Aviv. Ancora vietato l'ingresso per i cittadini provenienti dalla lista rossa, che ad oggi comprende Bulgaria, Brasile, Messico e Turchia.
Il paese aveva chiuso le porte ai turisti a partire dal marzo del 2020. A maggio di quest'anno, complice il calo delle infezioni, il governo aveva deciso di riaprire a piccole comitive turistiche, ma ad agosto, a causa della variante delta, la decisione era stata revocata. Tra maggio e agosto erano stati circa 2'000 i turisti giunti dall'estero, per la maggior parte dagli Stati Uniti e dall'Europa.
Ieri Israele ha registrato 4'632 nuovi casi. Il 61% dei cittadini ha ricevuto entrambe le dosi, e attualmente a 2,5 milioni di persone è già stata somministrata la terza dose.