Con l'esclusione dei maggiori oppositori, il partito di maggioranza - Russia Unita - punta a riconfermarsi
L'Organizzazione Alexey Navalny ha intanto denunciato la rimozione della propria app elettorale: «Vergognoso»
MOSCA - In Russia, è tempo di elezioni. La Duma federale, ovvero il Parlamento nazionale, verrà rinnovato in seguito al voto iniziato oggi, con le urne che saranno aperte tutto il fine settimana.
In un discorso alla nazione, Vladimir Putin ha chiesto ai connazionali di a votare ed eleggere un parlamento «forte», sottolineando l’importanza dell’appuntamento. Tra oltre 2'000 candidati, però, non ci saranno oppositori, poiché esclusi, e nemmeno osservatori internazionali.
Secondo diversi critici, come riporta Al Jazeera, all'elettorato è rimasta quindi «poca scelta», ciò che contribuisce all'apatia dei cittadini nei confronti del voto.
Il partito al potere, Russia Unita, punta a riconfermare l'ampia maggioranza che ha al momento, con 334 seggi su 450. Una maggioranza che, secondo numerosi osservatori indipendenti internazionali, «non è il risultato di vittorie elettorali corrette». Sebbene le proteste e il caso Navalny abbiano intaccato l'opinione pubblica, una vittoria di Russia Unita sembra la via più probabile.
Per quanto riguarda il sistema di voto, è diviso a metà: 225 seggi vengono assegnati con il metodo proporzionale, 225 con quello maggioritario. Novità di quest'anno: si potrà votare in modo elettronico.
«È meglio, se le cose cambiano?»
Tra i cittadini russi, interpellati da un inviato del New York Times, regna una sensazione di paura. Timori di essere puniti per il dissenso, di perdere quello che hanno. «Molte persone sono stufe della corruzione, dei salari stagnanti, delle pensioni basse e dell'aumento dei prezzi, ma altrettante non sono pronte ad affrontare un'incognita post-Putin» ha raccontato un cittadino russo al reporter.
Secondo un'altra cittadina interpellata dal quotidiano statunitense, il problema più grande è che la maggior parte dei russi ha paura di essere coinvolto in politica. Di conseguenza, le persone che hanno accesso alle leve del potere approfittano facilmente degli altri.
Ma c'è anche chi è convinto di Russia Unita. «Mi fido di Putin», ha dichiarato un'altra residente di Mosca.
«Un vergognoso atto di censura»
Gli alleati dell'oppositore Alexei Navalny, intanto, hanno denunciato la rimozione dagli store di Google e Apple dell'app elettorale di Navalny. Secondo il Direttore dell'Organizzazione di Navalny, Ivan Zhdanov, si tratta di «un vergognoso atto di censura politica»: «Il Governo autoritario e la propaganda russa ne saranno felici».
In precedenza, la Russia aveva chiesto ai due giganti tecnologici di rimuovere l'app, spiegando che un rifiuto sarebbe stato visto come «un'ingerenza nelle elezioni parlamentari russe». Al momento, né Apple né Google hanno risposto a delle richieste di commentare il fatto, informa Reuters.
L'app, lo ricordiamo, è stata impostata per calcolare quale candidato votare, con lo scopo di far perdere Russia Unita, descritta da Navalny come «un partito di truffatori e ladri».
AGGIORNAMENTO 13:00: «Attacchi hacker al sistema informatico»
La piattaforma di voto online in Russia sta subendo «gravi attacchi informatici», la metà dei quali proviene dagli Stati Uniti. Ne ha dato notizia il capo della Commissione Elettorale Centrale russa (CEC), come riporta l'agenzia Keystone-ATS.