L'obiettivo è raggiungere un tasso di vaccinazione del 90% tra adulti e bambini
L'HAVANA - Da inizio settembre Cuba ha iniziato a vaccinare anche i bambini a partire dai due anni con il vaccino locale. Armati di orecchie da topolino e filastrocche, i medici inoculano il preparato ai piccoli, giunti numerosi nelle cliniche e ospedali accompagnati dai genitori.
Sebbene il vaccino non sia obbligatorio, la popolazione ha risposto bene all'appello del governo. Anche perché da quando è arrivata la variante Delta il numero di casi relativi ai bambini è salito. «È allarmante il numero di infezioni del nuovo coronavirus che si sono verificate a Cuba negli ultimi mesi nella popolazione pediatrica» aveva dichiarato ad inizio mese il ministro della sanità cubano Jose Portal Miranda.
Dall'inizio della pandemia, riporta la Cnn, almeno 117'500 minori sono stati infettati dal Covid-19. E dall'inizio di agosto 10 minori (tra adolescenti, bambini e neonati) sono stati inclusi nella lista dei decessi.
Intanto le scuole rimangono chiuse, proprio per evitare di aggravare la situazione. I bambini seguono le lezioni grazie ad un canale televisivo apposito.
Lo scopo è quello di arrivare ad immunizzare il 90% degli abitanti, in modo da riaprirsi al mondo a partire da novembre, scuole comprese. Attualmente il 70% della popolazione ha ricevuto almeno una dose.