Sono tantissimi negli Stati Uniti quelli che mettono la fede, vera o presunta, davanti all'obbligo di vaccinazione
NEW YORK - I no-vax fanno ricorso alla religione per giustificare la scelta di non farsi vaccinare. Negli Stati Uniti, difatti, sempre più datori di lavoro richiedono il vaccino ai dipendenti, senza offrire loro l’alternativa del test periodico.
Ma molti lavoratori non ci stanno. A Washington, ad esempio, oltre 400 dipendenti pubblici impiegati nel corpo dei vigili del fuoco e nei servizi di assistenza medica e pronto soccorso hanno richiesto esenzioni religiose. A Los Angeles, farà lo stesso circa un quarto del dipartimento di polizia. E c'è il caso anche di San Francisco. Esistono diversi moduli che gli scettici del vaccino possono scaricare da internet, compilare e presentare ai datori di lavoro.
Secondo le normative in vigore in tema di libertà religiosa (in particolare il titolo VII della legge sui diritti civili del 1964 contro le discriminazioni basate sulla religione degli individui), le istituzioni sono tenute a rispettare le questioni che riguardano la coscienza e le credenze personali. Unico appunto, i datori di lavoro possono e devono valutare se le dichiarazioni del dipendente siano realmente animate dalla fede o costituiscano un escamotage per evitare il vaccino, riservandosi il diritto di rifiutare la richiesta di esenzione.
Una delle più comuni motivazioni addotte dagli obiettori di coscienza è la questione delle cellule fetali che potrebbero essere state utilizzate durante le ricerche, nella sperimentazione o nella stessa produzione dei vaccini anti Covid-19. Ovviamente in questo caso il nodo fondamentale sono le posizioni pro-life e il completo rifiuto di ogni forma di aborto.
Molti datori di lavoro, però, chiedono ai dipendenti di attestare che non assumano altri comuni e diffusissimi farmaci da banco che abbiano utilizzato in qualche modo cellule fetali. Il boom delle richieste di esenzioni religiose si è verificato immediatamente dopo l’annuncio da parte del presidente Joe Biden del provvedimento che prevede la vaccinazione obbligatoria per tutti i dipendenti federali.
Sui social media, intanto, sono sempre più numerosi i gruppi e le pagine che danno indicazioni su come scaricare i moduli e presentare la documentazione ai propri datori di lavoro. Ci sono addirittura realtà religiose che per meno di duecento dollari offrono il servizio completo, inclusa la firma certificata sulla modulistica.