La premier Marin e il presidente Niinisto indicano la linea, ora la palla passa al Parlamento
HELSINKI - «L'adesione alla Nato rafforzerebbe la sicurezza della Finlandia». Una volta diventata membro, «la Finlandia rafforzerebbe l'intera alleanza di difesa» Per questo motivo il Paese «deve richiedere l'adesione alla Nato al più presto». La dichiarazione congiunta da parte del presidente finlandese Sauli Niinisto e della primo ministro Sanna Marin concretizza e cristallizza la volontà manifestata da Helsinki nelle ultime settimane.
Prima il dibattito interno, poi la decisione - Si tratta di un cambiamento politico molto importante per l'assetto della regione e una conseguenza diretta dell'invasione russa dell'Ucraina. «È stato necessario del tempo per formare la posizione interna, sia in Parlamento che nella società nel suo insieme». L'opzione di entrare nell'Alleanza atlantica è stata vagliata attentamente dall'opinione pubblica finlandese. «È stato necessario del tempo per stretti contatti internazionali sia con la Nato e i suoi paesi membri, sia con la Svezia. Abbiamo voluto dare al dibattito lo spazio di cui ha bisogno».
L'indicazione di voto - La posizione comune manifestata da Niinisto e Marin va a beneficio «dell'informazione di partiti e gruppi parlamentari» e indica, in sostanza, un'indicazione di voto. «Ci auguriamo che le misure nazionali ancora necessarie per prendere questa decisione vengano prese rapidamente entro i prossimi giorni» concludono Niinisto e Marin. Ieri era stato annunciato il patto militare tra Helsinki e Londra.
L'opinione pubblica è pronta - Fin qui la linea del governo, ma che ne pensa la popolazione? Un sondaggio pubblicato ieri, commissionato da Helsingin Sanomat e realizzato da Gallup, indica che il 73% degli intervistati è favorevole all'adesione alla Nato. La percentuale è salita di otto punti rispetto al precedente rilevamento, realizzato solamente alla fine di aprile. In precedenza, quando un'invasione russa era considerata un'eventualità remota, la percentuale dei favorevoli si attestava sul 20-25%.
Le reazioni internazionali - Sono subito arrivate le reazioni internazionali alla manifestazione di volontà di Helsinki. La premier estone Kaja Kallas ha dichiarato su Twitter che «i nostri vicini del nord hanno fatto la storia. Potete contare sul nostro pieno supporto. Sosteniamo un rapido processo di adesione. Da parte nostra faremo rapidamente i passi necessari». Anche la primo ministro danese Mette Frederiksen ha già manifestato la volontà di accogliere la Finlandia e ha spiegato che lavorerà per un processo rapido di adesione.
La politica svedese Annie Lööf ha twittato: «Gli occhi del mondo sono ora puntati su Svezia e Finlandia» Segue un chiaro invito al governo nazionale: «La Svezia deve andare di pari passo con la Finlandia per rafforzare la sicurezza nella regione nordica e baltica».
La Svezia seguirà a ruota - È una questione di giorni anche per la candidatura della Svezia alla Nato. Il quotidiano Expressen, citando fonti governative, afferma che una sessione straordinaria del Parlamento è in programma lunedì. Nelle ore precedenti è atteso l'annuncio da parte del governo di Stoccolma e la richiesta di adesione formale all'Alleanza, «se non accade nulla d'imprevisto». La premier svedese Magdalena Andersson ha firmato ieri un accordo di sicurezza reciproca sempre con il Regno Unito.