Il prezzo del vaporetto aumenterà di due euro da settembre e da gennaio verrà richiesto il pagamento di una tassa
VENEZIA - Gondole, calle e ponti straripanti. A causa del turismo di massa e di giornate in cui i non residenti che pullulano per le vie superano i centomila, Venezia ha deciso di correre ai ripari. E lo farà in due fasi, una sperimentale e una ben più decisa.
A partire dal mese di settembre chi vorrà recarsi nella città sull'acqua dovrà spendere di più. Il biglietto del vaporetto salirà di prezzo, da sette euro e cinquanta a nove euro e cinquanta. Il cambiamento del turismo a Venezia è poi sinonimo di prenotazione. Ciò vuol dire che chi prenoterà con un mese di anticipo il vaporetto, risparmierà due euro sul biglietto e cinque sul parcheggio. Sarà possibile riservare il proprio posto sul portale "Venezia Unica" a partire da agosto. All'acquisto del ticket si riceverà, inoltre, un Qr code da esibire per usufruire delle agevolazioni.
Il 16 gennaio scatterà invece una misura che vuole essere permanente e soprattutto un invito a non recarsi a Venezia nei giorni festivi più importanti. Tutte le persone non residenti della regione Veneto dovranno pagare un contributo per entrare, a meno che non spendano la notte in città - perché in quel caso pagano già la tassa di soggiorno.
Il prezzo del ticket varierà a dipendenza della festività e in base al numero di persone già presenti in città in un range che va dai tre ai dieci euro per persona. Come sottolineato dall'assessore al Bilancio Michele Zuin all'Ansa, «la città resterà sempre aperta. Ma quando sarà superata una certa soglia di presenze, si pagherà un contributo più alto. Si tratta di un sistema per disincentivare i turisti, ma questo non significa chiusura della città».