Dal Portogallo alla Francia, i boschi bruciano per l'ondata di calore estrema che presto interesserà anche la Svizzera
MADRID - Migliaia di persone evacuate, migliaia di pompieri mobilizzati. L'ondata di caldo straordinaria che sta colpendo l'ovest Europa sta bruciando la terra. Dal Portogallo al sud della Francia, il fuoco divampa violento e porta con sé anche delle vite umane.
Tre giorni fa più di cento incendi boschivi erano attivi in Portogallo, diversi lambivano già comuni e cittadine. Allo stato attuale tutti i roghi tranne sei sono sotto controllo. La situazione più difficile tocca a Ourém, fuori Lisbona, dove la protezione civile ha fatto evacuare 300 persone. A livello generale non ci sono cifre sui feriti, ma una donna sulla cinquantina è stata ritrovata senza vita nel nord del Paese.
Il governo ha dichiarato negli scorsi giorni lo stato di emergenza in 16 distretti su 18, il doppio rispetto al 2017, quando i roghi, particolarmente violenti, furono la causa di cento vittime. Preoccupa che le temperature potrebbero ancora salire e superare i 45 gradi tra oggi e domani.
Il caldo africano arrivato dal Sahara sta interessando anche la Spagna dove mercoledì sono previste localmente massime di 44 gradi. La scorsa notte un incendio scoppiato nella regione di Madrid ha costretto le autorità di ordinare l'evacuazione di 500 abitanti di due località. Il sindaco della capitale, riportano i quotidiani locali, afferma che le fiamme stanno al momento divorando 72 ettari di pineta.
Peggiore la situazione tra Cáceres, dove vanno a fuoco 2'500 ettari di bosco, e Salamanca, dove ne bruciano 1'000. L'incendio, per entrambe le cittadine, è in realtà il medesimo ed è fuori controllo. Il presidente della Giunta dell'Estremadura sottolinea che andrà avanti ancora per alcuni giorni. Tra i due comuni, nel complesso, sono state evacuate quasi mille persone.
L'ondata di calore estremo straordinaria tocca anche la Francia, dove nel sud due incendi hanno già divorato 1'700 ettari di terreno. Il fuoco interessa particolarmente il dipartimento della Gironda, dove 6'500 persone sono costrette a lasciare i campeggi dove alloggiavano per le vacanze.