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L'opinione pubblica condanna l'ingente somma di denaro che il governo giapponese vuole spendere per i funerali di stato
TOKYO - La popolazione giapponese protesta per i funerali di stato dell'ex premier Shinzo Abe, assassinato lo scorso 8 luglio nella città di Nara, che costeranno al governo giapponese circa 250 milioni di yen, l'equivalente di 1,8 milioni di euro. Lo anticipano fonti dell'esecutivo all'Agenzia Kyodo, in attesa dell'approvazione del piano nella giornata di venerdì.
Il progetto, contestato vivacemente dall'opposizione e parte dell'opinione pubblica, non tiene conto delle spese di sicurezza a Tokyo il giorno della cerimonia funebre, prevista il 27 settembre. Circa 6.400 persone prenderanno parte all'evento, tra cui l'ex presidente Usa, Barack Obama, e il presidente francese Emmanuel Macron, e il governo nipponico ha già stabilito una 'No fly zone' per un perimetro di 46 chilometri attorno al Nippon Budokan, il sito multifunzionale situato nel quartiere di Chiyoda, al centro della capitale.
In una indagine di metà agosto dell'Agenzia Kyodo, il 56% degli intervistati si è mostrato 'perplesso' sulle motivazioni dell'attuale premier, Fumio Kishida, di organizzare i funerali di stato, mentre il 42,4% si è detto favorevole. Dubbi espressi anche dall'opposizione in Parlamento, che cita l'opportunità di spendere fondi pubblici, e chiede un ulteriore dibattito in aula sulle divisioni politiche prodotte, e fare luce sugli scandali in cui l'ex premier è rimasto coinvolto nel corso degli anni. All'indomani dell'attentato, Kishida aveva espresso l'intenzione di commemorare la figura di Abe, il primo ministro più longevo del Giappone, in virtù dei suoi 8 anni di servizio alla guida del Paese, e l'ampio riconoscimento in veste di leader politico ottenuto in ambito internazionale.
