È intanto salito a 153 il numero delle vittime della gigantesca ressa avvenuta durante i festeggiamenti di Halloween.
Secondo le autorità molte di loro erano adolescenti e giovani intorno ai 20 anni. I feriti sono 82. Il presidente coreano: «È un disastro che non avrebbe mai dovuto accadere».
SEUL - Sono 355 le segnalazioni di persone scomparse dopo la calca che si è venuta a creare ieri sera durante la festa di Halloween nel quartiere Itaewon a Seul in cui sono morte 153 persone, di cui 22 di nazionalità straniera. Lo ha dichiarato oggi il governo metropolitano di Seul come riporta l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. Secondo le autorità molte delle vittime erano adolescenti e giovani intorno ai 20 anni. Tra gli stranieri rimasti uccisi ci sono persone provenienti da Cina (4), Iran (4), Russia (3), USA, Francia, Australia, Vietnam, Uzbekistan, Norvegia, Kazakistan, Sri Lanka, Thailandia e Austria (uno ciascuno).
La tragedia
Era un sabato sera di festa, la prima dopo tre anni di divieti e restrizioni, per i giovani della capitale sudcoreana: secondo quanto riferito dai media locali, c'erano 100'000 persone, molte in maschera, nel quartiere Itaewon che festeggiava Halloween. Alcuni resoconti dei media locali sostengono che la ressa è aumentata in modo esagerato dopo che un gran numero di persone si è precipitato in un bar di Itaewon dopo aver sentito che era arrivata una celebrità. I messaggi sui social, pubblicati all'inizio della serata, riportano le testimonianze di persone che dicono che l'area era così affollata da sembrare insicura.
A un certo punto il serpentone umano ha cominciato a sbandare, a muoversi come un fiume in una direzione, ed è stato il caos. Persone che correvano, schiacciandone altre, grida e scene di panico. I vigili del fuoco hanno inizialmente annunciato che decine erano stati colpiti da arresto cardiaco: in Corea del Sud i soccorritori parlano di arresto cardiaco in una persona finché un medico non ne dichiara ufficialmente la morte. Oltre 140 ambulanze sono state inviate sul posto ma per moltissimi non c'è stato nulla da fare: più di 400 soccorritori, provenienti da tutto il Paese, sono stati schierati in strada per curare i feriti. Il governo metropolitano di Seul nel frattempo emetteva messaggi di emergenza esortando le persone nella zona a tornare rapidamente a casa.
Le foto diffuse mostrano centinaia di persone distese in strada, con i soccorritori che praticano massaggi cardiaci, mentre la polizia tiene a bada la folla con cordoni di sicurezza. Ma anche molti corpi coperti da teli blu, quelli delle vittime. Un inferno in terra tra sacchi per i cadaveri, operatori di emergenza che eseguivano la rianimazione cardiaca e soccorritori che cercano di liberare le persone intrappolate sotto altre. «Molti giovani erano riuniti qui stasera. Molte persone sono venute alla festa indossando costumi e molte persone che ho visto erano sconvolte e sotto choc», ha raccontato il corrispondente della Bbc.
«È un disastro che non avrebbe dovuto accadere»
Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha affermato in un discorso alla nazione che gli eventi avvenuti nel centro di Seul «non avrebbero dovuto verificarsi» giurando di «indagare a fondo·» sull'incidente e l'adozione di ogni misura per evitare il ripetersi di una tragedia del genere. Yoon ha inoltre dichiarato sette giorni di lutto nazionale, con le bandiere a mezz'asta su tutti gli uffici governativi in tutto il Paese.
Il presidente ha pure assicurato che il governo pagherà le cure mediche. «La cosa più importante è determinare la causa dell'incidente e prevenire il ripetersi d'incidenti simili. Indagheremo a fondo sulle cause e apporteremo miglioramenti fondamentali in modo che tragedie simili non si ripetano in futuro», ha aggiunto Yoon, affidando l'incarico d'emergenza ai ministeri competenti sulla revisione di tutte le celebrazioni di Halloween e di altre festività locali per garantire che si svolgano in modo ordinato e sicuro. Yoon ha visitato il luogo della tragedia prima di dirigersi negli uffici governativi per presiedere una riunione d'emergenza.
Eventi cancellati
La gran parte di eventi e sfilate di Halloween in programma in Corea del Sud sono stati cancellati. L'ufficio di Jongro, distretto centrale di Seul, ha dichiarato di aver annullato o rinviato vari eventi e festival previsti nel resto della settimana. Anche il Busan OneAsia Festival - evento che prevedeva l'esibizione di varie star del K-pop - in programma domenica prossima nella città di Busan è stato cancellato.
Il parco divertimenti Legoland di Chuncheon, 75 chilometri a est di Seul, ha dichiarato di aver annullato anche il suo festival di Halloween. La maggior parte dei negozi in tutto il Paese ha anche cancellato eventi ed eliminato decorazioni e poster che promuovevano appuntamenti a tema di vario tipo.
Secondo l'ultimo aggiornamento - come detto - i morti sono 153, mentre i feriti sono 82, di cui 19 in condizioni gravi.
Cordoglio da tutto il mondo - «Gli Stati Uniti sono vicini alla Corea del Sud in questo momento drammatico». Lo afferma Joe Biden esprimendo le sue condoglianze alle famiglie delle vittime della strage di Halloween a Seul. «La nostra alleanza non è mai stato più vibrante e vitale e i rapporti fra la nostra gente sono più forti che mai», mette in evidenza Biden. Anche il presidente cinese Xi Jinping ha presentato le sue condoglianze a Seul, dicendosi «scioccato» per l'incidente: ha riferito questa mattina l'emittente statale Cctv. «A nome del governo e del popolo cinese, esprimo le mie profonde condoglianze alle vittime», ha detto Xi in un messaggio al presidente sudcoreano Yoon Suk-Yeol. «I nostri pensieri sono con le vittime del tragico dramma accaduto a Seul e con le loro famiglie. L'Italia è vicina al popolo coreano in questo momento di grande dolore e di profonda tristezza», ha da parte sua scritto il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni.