Immortalata da un potente telescopio in grado di catturare porzioni di cielo grandi quanto nove lune piene.
ROMA - Una delle più vaste e belle nubi di polveri a gas visibili nel cielo: è la Nebulosa delle vele, i resti di una grande stella che circa 11mila anni fa terminò la sua esistenza in una violenta esplosione, detta supernova, che scagliò a enormi distanze i suoi materiali e i gas circostanti creando complesse trame, vortici e strutture oggi fotografati da uno dei più moderni telescopi istallati all'Osservatorio Meridionale Europeo (Eso).
La cattura del fantasma cosmico è opera dell'innovativo telescopio Vst (Vlt Survey Telescope), in grado di produrre immagini di vaste porzioni del cielo. Il nuovo scatto che ritrae la Nebulosa delle vele è composto da 554 milioni di pixel per coprire una porzione di cielo grande come quella di 9 lune piene e mostra in modo molto dettagliato i resti di questa supernova esplosa a soli 800 anni luce da noi, una delle più vicine in assoluto.
L'immagine che mostra una sorta di fantasma cosmico è un mosaico di più scatti e i colori, che rappresentano varie lunghezze d'onda della luce catturata dagli strumenti fissati al telescopio, il cui specchio principale è di 2,6 metri di diametro.