Il patron di Tesla, imputato per alcuni suoi "cinguettii", ha testimoniato in California, minimizzando sul potere effettivo dei suoi post
SAN FRANCISCO - Elon Musk ha testimoniato in California nel processo che lo vede imputato per una serie di tweet del 2018 in cui dichiarava di aver i fondi necessari per il delisting di Tesla.
L'azione legale contro il patron delle auto elettriche per i suoi cinguettii è stata avviata da un azionista e potrebbe costargli miliardi di dollari in danni nel caso in cui la giuria lo ritenesse colpevole. Secondo l'azionista che ha fatto causa, Musk non aveva infatti i fondi per il delisting di Tesla e ha agito in modo sconsiderato discutendo del piano che forse era solo alle fasi embrionali.
Nella sua testimonianza di circa 30 minuti, il miliardario ha minimizzato il potere dei suoi tweet sottolineando che non c'è «relazione causale» tra il suo post e l'aumento del prezzo delle azioni Tesla. Il processo riprenderà lunedì.