«Gli occupanti sono diventati più attivi sul fronte orientale». Kiev denuncia il capo della Wagner per crimini di guerra
KIEV - Secondo l'intelligence ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato al suo esercito d'impadronirsi entro marzo delle regioni di Lugansk e Donetsk. E sul terreno effettivamente si registra «un'intensificazione degli attacchi russi, in particolare nel Lugansk», ha dichiarato alle tv ucraine il governatore Sergy Gaidai.
«Gli occupanti sono diventati più attivi sul fronte orientale. In particolare nella regione di Luhansk, gli occupanti stanno raccogliendo ancora più riserve» ha aggiunto Gaidai. «I russi stanno disattivando Internet mobile nella parte occupata del Lugansk per paura che i residenti locali denuncino il movimento di attrezzature».
Kiev denuncia il capo della Wagner - L'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina ha denunciato per crimini di guerra Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo di mercenari Wagner che combatte a fianco dei russi in Ucraina. Lo riportano i media ucraini.
«Il capo di questo gruppo paramilitare è direttamente responsabile di migliaia di crimini di guerra. Ammette apertamente il suo ruolo nella guerra contro l'Ucraina e, con il permesso del Cremlino, risolve i problemi del personale reclutando decine di migliaia di prigionieri», ha dichiarato il procuratore generale ucraino Andriy Kostin.
L'ufficio del pubblico ministero ha specificato che il fondatore del gruppo Wagner è stato accusato di violazione dell'integrità territoriale e inviolabilità dell'Ucraina e di aver condotto una guerra aggressiva. Aggiungendo che anche i mercenari non potranno evitare la responsabilità penale per i loro crimini.
«I pubblici ministeri hanno già condotto gli interrogatori di due di questi combattenti che si trovano nell'Ue. È in corso anche l'indagine sul coinvolgimento in crimini di guerra di un altro ex membro Wagner che si trova in Norvegia. La corrispondente richiesta di azioni investigative sarà presto inviata al nostro colleghi norvegesi», ha detto Kostin.
Medvedev e «l'inevitabile fine» dell'Ucraina - La prospettiva del «completo fallimento dello Stato ucraino» e della sua «inevitabile fine» è chiaramente visibile e l'Occidente assisterà silenziosamente alla «morte» dell'Ucraina. Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
L'Ucraina «aspetta il triste destino» delle colonie «che una volta erano state violentate nella forma più perversa, e poi gettate a morire nella pattumiera putrescente della storia», ha aggiunto. A suo avviso, la «camarilla di Kiev» non è imbarazzata dalla rovina del Paese.