Succede in Italia, dove un uomo costringe la moglie a una vita eccessivamente "parsimoniosa". Per la Cassazione è maltrattamento
BOLOGNA - A molti di noi è capitato di avere un amico o un famigliare eccessivamente parsimonioso, per non dire tirchio. Ecco, fin quando le persone, che vivono con l'avaro in questione, ne condividono volontariamente i comportamenti e le privazioni è tutto ok.
L'episodio - Ma che succede quando, ad esempio, un coniuge - in questo caso una moglie - si trova costretta a fare una doccia alla settimana per non sprecare acqua. Oppure a fare la spesa solo in negozi discount espressamente indicati dal capo famiglia. È quanto accaduto a Bologna, dove un uomo imponeva alla consorte tutto questo e altro ancora. Come utilizzare solo due strappi di carta igienica per l'igiene intima o recuperare in un catino l'acqua utilizzata per la pulizia del viso. Come riporta oggi il Messaggero, nella casa dell'avaro vigeva anche l'obbligo di utilizzare una sola posata e un solo piatto durante i pasti.
La vita da incubo - I continui obblighi, i controlli ossessivi e i rimproveri per essere una «sprecona» hanno causato alla povera moglie - è proprio il caso di dirlo - timori e stress da controllo, che la portavano a nascondere scontrini, a consegnare le spese fatte in casa dei genitori, oppure a chiedere l’intervento delle amiche affinché dicessero all'uomo che un nuovo acquisto altro non era che un loro regalo. Una vita impossibile quella della sventurata, che il padre e le persone a lei vicine hanno descritto come una persona trasformata da «solare» a «isolata», senza più le autonomie di base e vittima di «disturbo post traumatico da stress».
La sentenza - Su tutto questo incubo familiare si è pronunciata la Corte di Cassazione che, tramite sentenza 6937/23 del 17 febbraio 2023, ha condannato l'uomo - peraltro violento - dopo aver motivato che l'imporre un risparmio domestico attraverso comportamenti vessatori - non condivisi dalla coniuge e senza che ce ne fossero oggettive motivazioni economiche - è di fatto un maltrattamento. Dunque per i giudici il novello Ebenezer Scrooge è colpevole di aver instaurato tra le mura domestiche un clima di sopraffazione, motivata dall’avarizia.