Tantissimi siriani si erano rifugiati nella vicina Turchia ma ora la situazione è grave anche lì.
GINEVRA - Dopo gli oltre 50'000 morti, la tragedia del sisma che ha colpito il confine tra Turchia e Siria non si arresta. Ora il dramma è quello degli sfollati. L'Onu ha esortato la comunità internazionale ad accelerare nell'accoglienza dei profughi siriani.
Per quasi 12 anni, la Turchia ha ospitato circa 3,5 milioni di rifugiati siriani in fuga dalla guerra nel loro paese, ma ora la situazione è grave anche qui.
«Per proteggere i rifugiati più a rischio e ad alleviare le pressioni sulle comunità locali che sono esse stesse colpite da questo disastro umanitario, l'UNHCR chiede agli Stati di accelerare i processi di reinsediamento e le partenze» dalla Turchia, ha affermato l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi.
Il terremoto di magnitudo 7,8 del 6 febbraio ha devastato centinaia di migliaia di edifici e ha colpito circa nove milioni di persone, di cui più di 1,7 milioni sono oggi rifugiati. «Molti di coloro che sono fuggiti in Turchia in cerca di sicurezza e protezione stanno nuovamente affrontando il trauma (...) di perdere la casa e i mezzi di sussistenza», per questo, oggi più che mai, tutti devono fare la loro parte, ha sottolineato Grandi.