Gli assalitori, che hanno agito durante una manifestazione di protesta ad Amiens, sono stati condannati a dodici e quindici mesi.
PARIGI - Dodici e quindici mesi di carcere senza condizionale: questa la condanna per due degli aggressori di un nipote della première dame, Brigitte Macron, usciti da una manifestazione di protesta contro la riforma delle pensioni.
Il nipote di Brigitte, Jean-Baptiste Trogneux, fu aggredito lo scorso 15 maggio davanti alla sua "cioccolateria" di Amiens, nel nord della Francia, città natale di Brigitte e del presidente Emmanuel Macron. Un terzo accusato è stato assolto per insufficienza di prove.
L'accusa aveva chiesto pene più dure, fra i due anni e mezzo e i tre per tutti gli accusati, che hanno 20, 22 e 34 anni. Il procuratore, Jean-Philippe Vicentini, ha accusato gli imputati di un'aggressione «gratuita, violenta e grave». I tre hanno dato l'impressione di essere più degli sbandati che dei manifestanti: l'unico ad ammettere di aver dato "«uno schiaffo» alla vittima è stato Florian, semianalfabeta già condannato per stupro. Voleva «difendere gli amici». Gli altri due, uno dei quali sotto tutela, sono stati anche loro condannati in passato per violenze.
Il nipote di Brigitte, 30 anni, proprietario della cioccolateria di famiglia, fondata dal bisnonno della première dame, non era presente in aula. Secondo l'inchiesta, ha avuto quattro giorni di prognosi per le ferite riportate - secondo l'avvocato - quando «ha tentato di difendere la vetrina del negozio, presa di mira» dagli aggressori.