Ai cortei organizzati dal Partito popolare ha aderito anche l'estrema destra di Vox
MADRID - «La Spagna non si arrende: difendiamo l'unità del Paese e l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge». Sono queste le parole d'ordine dell'imponente mobilitazione lanciata dal Partito popolare in tutto il Paese.
Una protesta fortissima contro l'amnistia concessa da Pedro Sánchez agli indipendentisti catalani in cambio dei loro voti che permetteranno al leader di socialista la prossima settimana di tornare alla Moncloa. Cortei che si stanno già tenendo i tutti i 52 capoluoghi spagnoli ai quali ha aderito anche Vox, il partito di estrema destra di Santiago Abascal.
L'obbiettivo è comune ma i messaggi sono molto diversi tra i due partiti del centrodestra spagnolo: Vox parla di «golpe», esorta alla «mobilitazione permanente» e ha già annunciato che al termine delle manifestazioni intende recarsi davanti a tutte le sedi del Psoe, a partire da quella nazionale di Madrid dove negli ultimi nove giorni ci sono stati scontri e incidenti con la polizia.