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FRANCIAIn 105'000 alla marcia contro l'antisemitismo

12.11.23 - 18:31
Presenti alla marcia anche la premier, Elisabeth Borne e buona parte della classe politica francese
IMAGO
Fonte ATS
In 105'000 alla marcia contro l'antisemitismo
Presenti alla marcia anche la premier, Elisabeth Borne e buona parte della classe politica francese

PARIGI - Una marea umana per riaffermare i valori della Repubblica e dire no all'antisemitismo: oltre 182.000 persone hanno sfilato oggi a Parigi e in una settantina di altre città di Francia nel quadro della grande marcia civica contro l'antisemitismo, un'iniziativa promossa dai presidenti di Camera e Senato, Yael Braun-Pivet e Gérard Larcher, dopo l'esplosione di atti antiebraici seguiti all'attacco di Hamas contro Israele, il 7 ottobre.

Il corteo parigino - secondo i dati della prefettura sono stati 105.000 i manifestanti scesi in piazza nella capitale - è partito poco dopo le 15 dall'Esplanade des Invalides, a due passi dall'Assemblée Nationale, sede della camera bassa, per raggiungere la sede del Senato, dietro allo striscione «Pour la République, contro l'antisemitisme», unica parola d'ordine del corteo che ha visto scendere in piazza, tra gli altri, la premier Elisabeth Borne, gli ex presidenti Nicolas Sarkozy e Francois Hollande e buona parte del mondo politico schierato in modo bipartisan contro il ritorno della bestia immonda. Nonostante le polemiche e i distinguo dei giorni scorsi era presente in piazza anche il Rassemblement National di Marine Le Pen mentre la France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon ha boicottato l'iniziativa.

Boom di attacchi antisemiti dal 7 ottobre - Dal 7 ottobre la Francia deve far fronte a un boom senza precedenti di atti antisemiti: 1.247 in appena un mese contro i 436 di tutto il 2022. «Un Paese in cui i nostri concittadini ebrei hanno paura non è la Francia", ha avvertito il presidente Emmanuel Macron, che in una lettera aperta pubblicata per l'occasione da Le Parisien ha condannato ciò che ha definito "un ritorno di antisemitismo selvaggio" nel Paese. "Che sia religioso, sociale, identitario o razziale, l'antisemitismo è sempre quello che Emile Zola definì odioso", ha scritto il capo dello Stato in vista del corteo che, secondo l'auspicio di Macron, aveva l'obiettivo di mostrare una Francia "unita dietro ai suoi valori e al suo universalismo".

«Giornata storica» - L'obiettivo pare sia stato raggiunto. Quella di oggi risulta essere la più grande mobilitazione contro l'antisemitismo mai vista Oltralpe dalla marcia di protesta contro la profanazione di un cimitero ebraico a Carpentras, nel 1990, e in molti parlano di «giornata storica». «Dinanzi all'antisemitismo, il peggio per gli ebrei è sentirsi soli. Con questa mobilitazione, oggi è crollato un muro», ha commentato il presidente del consiglio rappresentativo degli ebrei di Francia, Yonathan Arfi, «rassicurato dall'idea che ci sia gente in Francia che ha compreso ciò che sta accadendo: questi atti antisemiti non minacciano solo gli ebrei ma l'intera società». Unico rammarico, per Arfi, l'assenza di Macron dal corteo che «avrebbe reso questo evento ancora più storico».

Manifestazioni simili si sono tenute in oltre settanta città della République, tra cui Marsiglia (7.500 persone), Strasburgo (5.000), Grenoble (3.700), Bordeaux (3.500), Nizza (3.000), Lione (3.000), Nantes (2.000) e La Rochelle (2.000). Tra gli slogan scanditi lungo la marcia parigina - che ha percorso il Boulevard Saint-Germain tra bandiere francesi e anche qualche vessillo di Israele e dell'Unione europea - «Nulla giustifica l'odio», «Faites l'amour, pas la haine» («Fate l'amore, non odiate»), ma anche tanti applausi spontanei e inni della Marsigliese. Per l'occasione, il ministro dell'Interno Gérald Darmanin aveva schierato oltre 3.000 agenti tra gendarmi e Police Nationale. Nella Francia segnata dall'allerta terrorismo, dispiegate sul posto anche unità di élite come la Bri, con l'obiettivo di fermare qualsiasi individuo che volesse aggredire i manifestanti. Ma a fine giornata per fortuna non si sono segnalati incidenti. Un altro motivo di soddisfazione.

Sit-in a Bruxelles - Quasi in contemporanea con la grande marcia di Parigi anche a Bruxelles, nel pomeriggio, si è tenuto un sit-in per denunciare «l'aumento vertiginoso degli attacchi antisemiti» in Europa. Circa duecento persone, ha riferito la polizia locale, si sono radunate davanti al consolato francese nella capitale belga a partire dalle 17. «La paura sta prendendo piede e potrebbe persino diventare un luogo comune se non reagiamo. Dobbiamo svegliarci e dire chiaramente che la Francia e gli altri Paesi europei non accettano l'antisemitismo e che i cittadini francesi ed europei non si rassegneranno mai all'inevitabilità dell'odio antisemita e razzista», hanno sottolineato gli organizzatori, che hanno tuttavia rimarcato come Hamas e i palestinesi siano due cose diverse. «In un momento in cui migliaia di persone sono già morte a Gaza, ribadiamo che la popolazione civile palestinese non deve pagare per i crimini del movimento terroristico di Hamas», ha sottolineato il consigliere consolare Anthony Bisch.

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COMMENTI
 

Signore 1 anno fa su tio
Premetto che la salvaguardia dei civili nei conflitti, che poi sono sempre generati da "elites" intrallazzanti.., dovrebbe avere sempre la massima priorità. Comunque hanno anche il mio sostegno. Se mi baso sulle foto di questo articolo, fa specie vedere l'età media abbastanza alta dei partecipanti. Che le nuove generazioni abbiano dimenticato il significato di certe cose?

s1 1 anno fa su tio
Semiti è un termine che si riferisce a tutti quei popoli che parlano, o hanno parlato, lingue del ceppo semitico, cioè gli Arabi, gli Ebrei, gli Aramei, gli Assiri, i Cananeo-Fenici e dal punto di vista prettamente linguistico gli Abissini

Peter Parker 1 anno fa su tio
Importantissimo segnale. Soprattutto venendo dalla Francia.

D.Estra Semore 1 anno fa su tio
I STAND ALWAYS WITH ISRAEL.
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