Cerca e trova immobili

ISRAELE - HAMASSe per sfuggire alla censura di Meta si scrive P4lest*na

21.12.23 - 10:46
Human Rights Watch denuncia il fallimento dell'azienda di Zuckerberg nel garantire la protezione dei diritti umani sulle sue piattaforme
keystone-sda.ch / STF (MOHAMMED SABER)
Fonte Human Rights Watch
Se per sfuggire alla censura di Meta si scrive P4lest*na
Human Rights Watch denuncia il fallimento dell'azienda di Zuckerberg nel garantire la protezione dei diritti umani sulle sue piattaforme

Erano state fatte promesse circa un cambiamento di paradigma. Ma, a due anni di distanza, le politiche di censure applicate da Meta non sono ancora cambiate. È quanto sostiene in un rapporto di oltre 50 pagine Human Rights Watch che denuncia la rimozione sistemica di contenuti su Facebook e Instagram riguardanti gli eventi che si stanno attualmente svolgendo nella Striscia di Gaza a danno della popolazione palestinese e i discorsi che promuovono la pace e i dibattiti pubblici.

L'Ong ha analizzato 1'050 casi di censura online in 60 Paesi e individuato sei pattern chiave in almeno 100 casi: questi sono rimozione del contenuto, sospensione o cancellazione dell'account, incapacità di interagire con i contenuti, di seguire o taggare un account, restrizioni all'uso delle features come le dirette e shadow banning. In oltre 300 casi, inoltre, gli utenti non potevano appellarsi alle misure perché le funzioni di ricorso non funzionavano e impedivano quindi di porre rimedio alla situazione.

Numerosi utenti e attivisti - nella maggior parte dei casi sono persone comuni che vogliono esprimere il proprio punto di vista - hanno comunque trovato un modo per discutere con la propria community della situazione palestinese, inserendo asterischi al posto delle lettere nei post, bippando la voce su parole quali "Palestina", "guerra" e "genocidio" e, alle volte, pubblicando lo screenshot dell'avviso di censura di un contenuto da parte da Meta, in cui si vede il contenuto stesso.

Il problema deriverebbe, spiega l'Ong «da politiche Meta imprecise e dalla loro attuazione incoerente ed errata, dall'eccessivo affidamento a strumenti automatici per moderare i contenuti e dall'indebita influenza del governo sulla rimozione dei contenuti». In particolare in centinaia di casi Meta avrebbe fatto ricorso alla sua "Dangerous organizations and Individuals" policy, applicandola «in modo radicale» per «limitare i discorsi legittimi sulle ostilità tra gruppi armati palestinesi e israeliani».

Ma non solo. «Meta ha applicato in modo errato le sue politiche sui contenuti forti e violenti, sulla violenza istigazione alla violenza, sull'incitamento all'odio e sulle immagini di nudo e atti sessuali di adulti. Ha applicato in modo incoerente la sua politica sui contenuti rilevanti, rimuovendo decine di contenuti che documentavano ferite e morti di palestinesi e che avevano valore di notizia».

Eppure, quasi due anni fa, Meta aveva ammesso che i suoi filtri potessero discriminare determinate tipologie di contenuti, censurandoli, e promesso che avrebbe implementato seri cambiamenti nella moderazione dei post. Il fatto che la l'azienda di Mark Zuckerberg non abbia mantenuto la sua parola, afferma Human Rights Watch, significa che ha «adempiuto le sue responsabilità di protezione dei diritti umani e le sue promesse infrante hanno replicato e amplificato i pattern di abuso».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Toti 11 mesi fa su tio
Se ricordate, per la Russia META aveva fatto eccezione e tutti gli utenti potevano insultare ed offendere senza ritegno alcuno ... Come al solito, due pesi e due misure ... questa è la nostra democrazia ... di parte.

Filippone22 11 mesi fa su tio
Merdanyahu

Peter Parker 11 mesi fa su tio
Che ci sia censura selettiva e incoerente e‘ stra ovvio a tutti. Comunque mi sembrano questi numeri abbastanza trascurabili… Insomma…3 miliardi di utenti solo su Fb….1 miliardo di posts/storie al,giorno….. Detto questo, ben venga una corretta gestione della censura, che sia equa e imparziale.

Marcello detto Marcello 11 mesi fa su tio
Ma la censura su Tio va in base all'articolo?

Kyke 11 mesi fa su tio
Risposta a Marcello detto Marcello
😂😂

Marcello detto Marcello 11 mesi fa su tio
Occupazione

Marcello detto Marcello 11 mesi fa su tio
Bombardamenti

tulliusdetritus 11 mesi fa su tio
Redazione di TiO, complimenti per l'articolo, ma vi chiedo: siete coscienti che lo voi per primi usate lo stesso tipo di censura su questo blog e date la colpa ad una presunta "intelligenza artificiale", in realtà un algoritmo creato da voi ed impostato secondo i vostri parametri? Ah la famosa pagliuzza nell'occhio dell'altro! Fatevi un esame di coscienza

Pocahontas 11 mesi fa su tio
Risposta a tulliusdetritus
Appunto, non l'avrei detto meglio!! Fate ridere, basta che spazi le parole o inserisci un numero e la parola viene approvata....lasciateci dire ciò che pensiamo o allora non mettete la possibilità di commentare!!

Marcello detto Marcello 11 mesi fa su tio
Civili

Marcello detto Marcello 11 mesi fa su tio
Bambini

Marcello detto Marcello 11 mesi fa su tio
Mass-acro

Marcello detto Marcello 11 mesi fa su tio
Israele

Marcello detto Marcello 11 mesi fa su tio
Ucraina

Marcello detto Marcello 11 mesi fa su tio
Putin

Marcello detto Marcello 11 mesi fa su tio
Russia

Marcello detto Marcello 11 mesi fa su tio
Palestina, guerra, genocidio

Elisabetta 11 mesi fa su tio
Risposta a Marcello detto Marcello
👍
NOTIZIE PIÙ LETTE