Lloyd Austin si è assunto la «piena responsabilità» della decisione. Neanche il presidente degli Stati Uniti sarebbe stato informato
WASHINGTON - Il capo del Pentagono, Lloyd Austin, si è assunto «la piena responsabilità» per aver tenuto segreto il suo ricovero ospedaliero per diversi giorni, nel pieno della guerra in Ucraina e nella Striscia di Gaza.
«Riconosco - ha scritto in una nota - che avrei potuto fare un lavoro migliore assicurando che il pubblico fosse adeguatamente informato. Mi impegno a fare meglio. Ma è importante dire che questa è stata una mia procedura medica e mi assumo la piena responsabilità delle mie decisioni in merito alla divulgazione».
Neppure il presidente Joe Biden è stato informato dal Pentagono del ricovero del segretario alla Difesa americano Lloyd Austin. Lo rivela Politico, citando due dirigenti Usa.
Secondo il sito, il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan, insieme ad altri alti dirigenti della Casa Bianca, ha saputo solo tre giorni dopo dell'ospedalizzazione di Austin, mettendo subito a conoscenza il commander in chief.
Le fonti hanno affermato che è altamente improbabile che Austin avesse comunicato la notizia a Biden in privato prima che Sullivan fosse informato. «Se Sullivan non lo sapeva, non poteva saperlo nemmeno il presidente», ha detto uno di loro. «Chi gli avrebbe detto delle condizioni di Austin se non Sullivan? E se qualcuno lo avesse detto al presidente, Sullivan sarebbe stata la sua prima chiamata», ha aggiunto.
Austin è ancora ricoverato al Walter Reed Medical Center, l'ospedale militare di eccellenza alle porte di Washington, ma ha ripreso interamente le sue funzioni di comando. Lo ha riferito il Pentagono. Al Walter Reed, Austin è stato anche in una unità intensiva, scrive il Wall Street Journal.