Secondo le ultime stime dell'intelligence di Seul, sarebbero circa 11'000 i soldati nordcoreani sul campo di battaglia
La Russia ha fornito supporto economico e missili antiaerei alla Corea del Nord in cambio di truppe di Pyongyang a supporto della guerra di Mosca contro l'Ucraina. «È stato identificato che equipaggiamenti e missili antiaerei per rafforzare il vulnerabile sistema di difesa aerea di Pyongyang sono stati consegnati alla Corea del Nord», ha riferito Shin Won-sik, il principale Consigliere per la sicurezza di Seul, all'emittente tv Sbs.
Secondo le ultime stime dell'intelligence di Seul, sarebbero circa 11'000 i soldati nordcoreani schierati sul fronte di battaglia nel Kursk, a sostegno degli sforzi militari di Mosca. Parlando alla Sbs, Shin ha precisato che Pyongyang ha ricevuto «varie forme di sostegno economico" e "dopo il fallimento del lancio del 27 maggio, la Corea del Nord ha lavorato sulla tecnologia satellitare» per risolvere le sue lacunae.
Il tutto, sotto il profilo giuridico, sarebbe formalmente giustificato dal Trattato di partenariato strategico globale firmato a giugno da Kim e dal presidente Vladimir Putin durante la sua visita a Pyongyang: obbliga entrambi gli Stati a fornire "senza indugio" assistenza militare in caso di attacco ai danni di uno dei due partner. Tuttavia, il Trattato ha ignorato, malgrado la Russia occupi un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu, tutte le risoluzioni e le relative sanzioni contro il Nord per i suoi piani di nucleari e di missili balistici.
La Corea del Nord ha affermato il mese scorso che qualsiasi spiegamento di truppe in Russia sarebbe stato "un atto conforme alle norme del diritto internazionale", evitando però di confermare l'invio di soldati. Lo spiegamento di truppe da parte della Corea del Nord ha portato a un cambiamento di tono da parte di Seul, aprendo all'ipotesi di invio di armi a Kiev con una politica correlata al livello dell'impegno di Pyongyang nel conflitto.