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Il parassita si nutre della materia cerebrale. Non si sa dove la ragazza sia entrata in contatto con l'ameba
COLUMBUS - Torna la paura dell'ameba 'mangia-cervello' in America: il parassita che una volta penetrato nell'organismo umano si nutre letteralmente della materia cerebrale, ha ucciso un adolescente in Ohio.
A confermarlo ai media Usa gli ufficiali sanitari della zona, che hanno però precisato che la giovane non è entrata in contatto con l'ameba entro i confini dello Stato. La ragazza di 18 anni, Lauren Seitz, è morta in seguito a 'meningoencefalite', ma non è stato rivelato dove avrebbe contratto il parassita.
Il timore di nuovi tragici casi si impenna in estate in quanto l'ameba in questione - scientificamente chiamata 'Naegleria Fowleri' - si diffonde nelle acque calde, stagnanti e dolci. L'infezione causata dall'ameba ha un periodo di incubazione da 1 a 7 giorni e solitamente il microrganismo si introduce tramite le cavità nasali.
Negli ultimi 53 anni sono stati riportati solamente 133 casi dell'infezione, ma il parassita è quasi sempre letale, e solo tre persone sarebbero in tutto sopravvissute.
