È la prima condanna a Singapore per violazione delle restrizioni contro il coronavirus
SINGAPORE - Un uomo di 34 anni è stato condannato a Singapore a sei settimane in carcere per essere uscito di casa, ignorando il regime di quarantena imposto per 14 giorni a chiunque faccia ritorno da un viaggio all'estero, per un semplice peccato di gola.
Il 34enne ha voluto concedersi una zuppa di costine di maiale e il giudice - scrive oggi il South China Morning Post - lo ha condannato per il suo comportamento «socialmente discutibile».
Nel pronunciare la sentenza ha inoltre sottolineato l'importanza di «dare un messaggio chiaro e inequivocabile all'imputato e alle persone con la sua stessa mentalità» al fine di capire quanto sia importante «aderire severamente alle misure di auto-quarantena domiciliare, in modo da non esporre la popolazione ai pericoli derivanti dal Covid-19».
L'accusa aveva inizialmente chiesto un periodo di detenzione di 10-12 settimane, mentre la difesa chiedeva un massimo di due. La decisione del giudice si è fermata a metà strada.
Il 34enne - il primo in assoluto a essere condannato a Singapore per una violazione delle misure imposte per fronteggiare la pandemia - inizierà a scontare la sua pena il 30 aprile.