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REGNO UNITO / FRANCIATensione tra polizia e manifestanti, al di qua e al di là della Manica

13.06.20 - 16:46
A Parigi e Londra si sono tenute azioni di protesta. In FRancia la situazione è rapidamente degenerata.
Keystone
Fonte ats
Tensione tra polizia e manifestanti, al di qua e al di là della Manica
A Parigi e Londra si sono tenute azioni di protesta. In FRancia la situazione è rapidamente degenerata.

PARIGI - A Parigi degenera la dimostrazione contro il razzismo: prima la manifestazione pacifica, poi i soliti scontri fra polizia e black-bloc, con gli agenti che impediscono ai 15.000 manifestanti bloccati a place de la République di incamminarsi lungo il percorso previsto fino a place de l'Opéra.

La mobilitazione a Parigi per George Floyd, Adama Traoré e contro le violenze della polizia viene scandita da slogan e scontri. Mentre a Londra si registrava alta tensione tra forze dell'ordine ed estremisti di destra.

Anche a Parigi, dove il clima fino ad inizio pomeriggio era piuttosto calmo, il primo momento di tensione si è avuto quando militanti ultras bianchi hanno srotolato uno striscione dal tetto di un palazzo che si affaccia su République: "Giustizia per le vittime del razzismo anti-bianco". Il gesto ha scatenato le reazioni furiose della folla. La polizia ha subito fermato 12 persone responsabili del gesto provocatorio che, secondo testimoni sul posto, sarebbe stato accompagnato anche da ripetuti insulti antisemiti.

A place de la République si sono radunate oltre 15.000 persone, anche se le regole del post-lockdown non consentono ancora assembramenti "di oltre 10 persone". Soltanto in serata, inspiegabilmente, è arrivata la decisione del Consiglio di stato in base alla quale non fanno più parte degli assembramenti vietati le manifestazioni politiche. Le forze dell'ordine hanno scelto la strategia di non impedire il raduno ma soltanto il suo spostamento lungo i boulevard cittadini, per evitare ulteriori rischi sanitari e al tempo stesso per meglio controllare i disordini.

Sul palco di place de la République, prima degli scontri, aveva preso la parola Assa Traoré, la sorella del giovane morto nel 2016 a 24 anni poco dopo essere stato fermato dalla polizia nella banlieue di Parigi. Traoré è diventato ormai il simbolo della battaglia contro le violenze della polizia in Francia. Assa ha invitato tutti i presenti a "denunciare la giustizia negata", "la violenza sociale, razziale, poliziesca", chiedendo ancora una volta che i gendarmi coinvolti nel caso del fratello siano processati.

Poco dopo, gli scontri che hanno riportato ai fine settimana di qualche mese fa, quando regolarmente gilet gialli con l'appoggio di black-bloc sfidavano la polizia mettendo la capitale a ferro e fuoco. Oggi gli scontri sono durati un'ora, con qualche timore per la folla "rinchiusa" a place de la République e decisa a non abbandonare la zona. Tutto si è risolto con lancio di sassi e sampietrini verso la polizia che ha risposto con la abituale pioggia di lacrimogeni e le cariche. Al tramonto, è tornata la calma.

Il pomeriggio era particolarmente temuto perché ad aver fatto sentire la loro rabbia nelle ultime ore sono stati anche i poliziotti, in diverse manifestazioni contro il clima che si è creato contro le donne e gli uomini in divisa. Molto teso il confronto con il ministro dell'Interno, Christophe Castaner, che ha promesso di condannare ogni deriva razzista o violenta degli agenti ed ha vietato la tecnica di placcaggio ventrale accompagnata da una mossa di "strangolamento" per immobilizzare i fermati.

A Londra, ci sono stati momenti di tensione tra estremisti di destra e polizia durante una manifestazione "in difesa dei nostri monumenti". L'altra protesta programmata nella capitale britannica, quella del movimento Black Lives Matter, è stata annullata dagli organizzatori per evitare lo scontro con i gruppi di estrema destra.

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