Uno di loro ha detto di avere ucciso la vittima «per punirla di avermi trascinato nella tossicodipendenza».
Il movente, però, è ancora al vaglio degli inquirenti. La vittima, un uomo di 42 anni, aveva precedenti penali per spaccio di droga e si trovava in libertà vigilata.
MONZA - Un 14enne e un 15enne sono stati fermati dai carabinieri perché sospettati di aver aggredito e ucciso a coltellate un 42enne ieri a Monza. Lo ha confermato il Procuratore della Repubblica per i minorenni di Milano, Ciro Cascone.
Uno dei due avrebbe detto agli inquirenti di averlo fatto «per punirlo di avermi trascinato nella tossicodipendenza», ma il movente è al momento ancora al vaglio.
I due rischiano un'accusa per omicidio premeditato. Le coltellate sarebbero state sferrate con un coltello da cucina, secondo i primi accertamenti medico legali.
È quanto emerso dal lungo interrogatorio dei due giovani, entrambi residenti a Monza, terminato all'alba di stamane. Le indagini lampo dei carabinieri del comando provinciale di Monza, Nucleo Investigativo e sezione operativa della Compagnia, coordinati dalla Procura della Repubblica per i Minorenni, hanno portato al 14enne e al 15enne attraverso le testimonianze e l'analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona.
I due minorenni già nella tarda serata di ieri sono stati identificati e portati in caserma. Le ipotesi di movente sono una tentata rapina o una ritorsione per questioni legate all'uso di stupefacenti. Da approfondire anche la dichiarazione di uno dei due fermati, che avrebbe accusato la vittima di averlo instradato alla tossicodipendenza.