Lo scontro a fuoco è avvenuto durante una retata antidroga droga a Quezon City
Si è trattato di un errore, o alcuni agenti erano coinvolti nel traffico di droga?
QUEZON CITY - Due agenti di polizia sono morti e tre sono rimasti feriti in una sparatoria che ha coinvolto altri agenti federali durante una retata antidroga sotto copertura.
Lo ha riferito la Philippine News Agency (PNA), ripresa dalla CNN.
La sparatoria ha avuto luogo mercoledì sera tra due agenti della polizia nazionale filippina (PNP) e alcuni agenti della Philippine Drug Enforcement Agency (PDEA) a Quezon City. Lo scontro a fuoco è stato purtroppo fatale per i due agenti della PNP, mentre tre uomini della PDEA sono stati ricoverati in ospedale.
Il tutto è avvenuto mentre la polizia del distretto di Quezon stava conducendo un'operazione - sotto copertura - di acquisto di droga nel parcheggio di un centro commerciale, nel quale era però coinvolta - non si sa perché - anche la PDEA. Tuttavia, per il momento, i motivi e le circostanze della sparatoria non sono ancora chiari, né chi abbia sparato per primo.
Nessun civile è fortunatamente rimasto ferito, ha confermato la polizia al portale Al Jazeera, ma lo spavento è stato grande e i passanti sono dovuti correre e mettersi al riparo mentre le due squadre di agenti si scambiavano i proiettili.
Un portavoce della PNP ha dichiarato che l'incidente, «anche se grave, non influenzerà in alcun modo la continua relazione e coordinazione operativa con la PDEA, da tempo consolidata nella lotta contro le droghe illegali».
Le autorità hanno avviato un'indagine parallela attraverso un'inchiesta congiunta PNP-PDEA e un'indagine è stata aperta anche dal Philippine National Bureau of Investigation.
Comunque, il caso ha nuovamente alzato il polverone del fenomeno dei "poliziotti narco", ovvero agenti che sono presumibilmente coinvolti nel saccheggio o nella rivendita di droghe illegali. L'anno scorso, secondo il quotidiano Philippine Star, almeno 50 agenti sono stati scoperti a fare uso di droghe illegali.
È dal 2016, lo ricordiamo, che il Presidente filippino Rodrigo Duterte ha aperto una vera e propria guerra alla droga, senza esclusione di colpi. Il pugno di ferro ha portato a una severa repressione sia degli spacciatori che dei tossicodipendenti, causando migliaia di decessi e riempiendo le carceri del paese.