Scontri tra attivisti e polizia all'esterno della barriera di protezione del Palazzo nazionale a Città del Messico
CITTÀ DEL MESSICO - È degenerata in violenza la marcia per celebrare la Giornata internazionale della donna a Città del Messico.
Gli attivisti che hanno preso parte al corteo, che chiedeva al governo del presidente Andrés Manuel López Obrador un maggiore impegno nella prevenzione dei femminicidi (939 le vittime accertate nel solo 2020), sono venuti in contatto con la polizia dopo che una parte della barriera di metallo, messa a protezione del Palazzo nazionale, è stata abbattuta a colpi di martello e pali di legno.
Gli agenti sono intervenuti per bloccare l'accesso alla sede del governo, proteggendosi con gli scudi di plexiglas dagli attacchi dei manifestanti. Quindi hanno sparato gas lacrimogeni e messo mano ai manganelli per disperdere i dimostranti. Il Palazzo nazionale è stato fatto bersaglio di un lancio di sassi e oggetti.