Sono due i casi finora confermati in Perù. E il Presidente non esclude un possibile atto criminale.
LIMA - Vaccini fantasma. Il Ministero della Salute peruviano ha aperto un'inchiesta in seguito ad alcune denunce riguardanti delle vaccinazioni contro il Coronavirus che sarebbero state fintamente somministrate, con delle siringhe vuote. «Al momento sono stati confermati due casi di tentato uso, sventato per la segnalazione di testimoni oculari, di siringhe senza prodotto immunizzante al loro interno, durante la somministrazione di vaccini ad adulti in età avanzata», precisa il Ministero.
Le prove - La vicenda è stata riportata dai media dopo che un cittadino, che avrebbe filmato il misfatto con un telefono cellulare, ha inoltrato il video al quotidiano La Republica di Lima. Nel video si vede un'infermiera di un centro vaccinale, secondo la denuncia quello situato nel parco di Campo de Marte in piena città di Lima, che prepara una siringa di vaccino per un paziente, mentre si sente una voce di un familiare che protesta: «Signorina la siringa contiene qualcosa? Posso vedere? Non c'è nulla dentro, signorina, è vuota». L'infermiera, constatando la veridicità dell'osservazione, si avvia poi al frigorifero per caricare la dose.
Due casi - Il Ministero della Salute peruviano ha successivamente confermato che si tratta del secondo caso di questo tipo: «È doveroso precisare che in nessuno dei due casi si è arrivati a causare un danno nei confronti dei pazienti. Se l'inchiesta dovesse verificare atti indebiti saranno applicate le sanzioni corrispondenti».
Un inganno inammissibile - Il presidente Francisco Sagasti ha definito questa vicenda come un possibile atto criminale, «un tipo di inganno che non si deve permettere», precisando che i protocolli stabiliscono chiaramente che «il vaccino va mostrato, e va mostrato come la siringa si riempe prima dell'inoculazione».