Lo ha lasciato intendere il portavoce Zabihullah Mujahid nel corso di un'intervista al New York Times
KABUL - Un portavoce talebano ha fatto capire che la musica sarà nuovamente messa al bando nei luoghi pubblici in Afghanistan.
Zabihullah Mujahid, nel corso di un'intervista al New York Times, ha lasciato intendere che il divieto già esistente durante la prima presa del potere dei talebani (tra il 1996 e il 2001) potrebbe essere ripristinato a breve. «La musica è proibita nell'Islam» ha dichiarato Mujahid, aggiungendo che - almeno inizialmente - verrà scelta la linea morbida: «Ma speriamo di poter persuadere le persone a non fare queste cose, invece di fare pressioni».
Il divieto riguardante la musica non avrebbe niente a che fare con l'Islam, ha dichiarato negli scorsi mesi l'etnomusicologo afghano Ahmad Sarmast, fondatore dell'Istituto nazionale di musica dell'Afghanistan. «Sono persone totalmente ignoranti, ristrette (mentalmente, ndr) e quasi analfabete che interpretano male l'ideologia islamica» aveva affermato a Forbes. «Nel Sacro Corano non c'è nulla di esplicitamente scritto contro la musica».