Il 48enne avrebbe commesso atti osceni in più occasioni, anche 72 ore prima del delitto
LONDRA - Potrebbe aver commesso altri reati Wayne Couzens, ex poliziotto 48enne di Scotland Yard condannato ieri all'ergastolo per aver rapito, stuprato e ucciso nel marzo scorso, quando era ancora in servizio, la 33enne Sarah Everard in una zona residenziale di Londra.
L'ammissione è stata fata da Nick Ephgrave, un alto funzionario della Met Police, finita al centro di una bufera mediatica per non aver agito per fermare il proprio agente dopo che erano emerse sul suo conto accuse riguardanti atti osceni. Avrebbe reiterato più volte quel reato, perfino 72 ore prima di uccidere Sarah.
Non solo: secondo il sito della Bbc, Couzens era uno dei membri di un gruppo WhatsApp che comprendeva cinque agenti tuttora in servizio, per forze di polizia diverse, finiti sotto indagine. Questi avrebbero condiviso messaggi «discriminatori», inclusi contenuti di tipo misogino.
Nonostante le forti critiche e le richieste di dimissioni per la comandante di Scotland Yard, Cressida Dick, il governo continua a sostenerla. Il viceministro per la Lotta al crimine e le Forze di polizia, Kit Malthouse, ha affermato che Dick «sta guidando la polizia metropolitana verso standard sempre più elevati». Allo stesso tempo però ha anche sottolineato che le forze dell'ordine in tutto il Paese dovranno lavorare «molto più duramente» per riconquistare la fiducia del pubblico dopo l'omicidio di Sarah.