Città e villaggi allagati, da giovedì la situazione si aggrava di ora in ora. L'acqua fa crollare anche gli edifici
KADAPA - Forti piogge, fiumi in piena ed edifici crollati. Da giovedì sull'Andhra Pradesh, uno stato meridionale dell'India, si è abbattuto il maltempo. Almeno 25 persone sono morte e 17 sono disperse. A causa dell'inagibilità di diversi villaggi e quartieri in città, più di 20'000 persone sono state evacuati in campi di soccorso.
La coda del monsone estivo sta facendo strage nel sud-est dell'India. E sarà così fino alla fine dell'anno. Interi villaggi sono stati sommersi e in città gli edifici crollano a causa dei fiumi straripanti. La pianura è un mare d'acqua e solo in collina si trova un po' più di calma. In questa zona nel mese di novembre le nuvole portano almeno 300 millimetri di acqua in 16 giorni circa di precipitazioni.
Il bilancio degli ultimi quattro giorni è disastroso. I morti accertati sono 31 ma, finché non verranno ritrovate le 11 persone disperse, questo numero è destinato a salire. Almeno cinque persone, tra cui due bambini, sono decedute a Kadapa, una città con quasi 126 mila abitanti, in seguito al crollo di un edificio. Un incidente che secondo il vice-presidente del Ministero della gioventù, degli affari e dello sport è da ricondurre alla costruzione illegale di palazzi. Ma le morti sono state causate perlopiù dalla forza dell'acqua: annegati o portati via dalla corrente.
Da ieri il bollettino meteo però ha iniziato a portare buona notizie. Già le piogge di sabato sono state perlopiù moderate. Ma molte persone non possono comunque tornare a casa perché attualmente città e villaggi sono inondati. In più di 20'000 sono ospiti in circa duecento campi di soccorso. Il governo ha anche attivato un fondo di aiuto per chi è arrivato nei campi: 1'000 rupie, circa 12 franchi, a persona o 2'000 a famiglia. C'è anche un pagamento ex gratia di 500mila rupie, che corrispondono a più di sei mila franchi, per ciascuno dei parenti delle persone rimaste uccise.