L'oasi è stata accusata da QAnon di essere un centro di traffico di migranti. La direttrice del centro è stata attaccata
AUSTIN - Il santuario delle farfalle in Texas, al confine con il Messico, che aveva combattuto contro il muro anti-migranti di Donald Trump è stato costretto a chiudere dopo una serie di minacce dei cospirazionisti. Lo riportano i media americani.
L'oasi, che si trova sul Rio Grande, è stata accusata senza alcun fondamento da QAnon e altri gruppi che sostengono l'ex presidente di essere un centro per il traffico di migranti. Uno di questi, We Stand America, lo scorso weekend ha organizzato una marcia di protesta contro il National Butterfly costringendolo a una chiusura di tre giorni.
Una settimana prima due donne si sono presentate al santuario chiedendo di vedere «i gommoni usati per le traversate clandestine». In un'altra occasione la direttrice del centro, Marianna Trevino Wright è stata colpita, mentre suo figlio è stato quasi messo sotto da un'auto.
Chiudiamo per «la sicurezza del nostro personale e dei visitatori», ha dichiarato Jeffrey Glassberg, presidente della North American Butterfly Association.
Il santuario ospita oltre 200 specie di farfalle, oltre a linci rosse, armadilli, coyote e tartarughe. È visitato ogni anni da 35.000 persone, inclusi 6000 studenti. Nel 2017 intentato una causa per bloccare la costruzione del muro anti-migranti voluto da Trump, che avrebbe minacciato la riserva naturale sulla quale sorge.