Il capo d'abbigliamento è stato realizzato da una onlus brianzola e donato a vari politici, leader leghista compreso
MILANO - Ha fatto molto parlare di sé la giacca che Matteo Salvini ha indossato durante il suo viaggio in Polonia e che ha fatto il giro del mondo dopo la durissima contestazione alla quale è stato oggetto il leader leghista.
Non si potevano non notare gli sponsor che punteggiavano il giaccone, tanto che si è ipotizzato che il viaggio di Salvini fosse sovvenzionato da varie aziende e marchi. Oggi è il sito Affari Italiani a spiegare che il capo d'abbigliamento è stato realizzato da Cancro Primo Aiuto, una onlus con sede a Monza che ha poi donato vari esemplari a esponenti politici. Salvini incluso.
I brand rappresentati sul giaccone, messi di fronte alla figuraccia planetaria di Salvini, hanno immediatamente preso le distanze. Scrive Colmar, noto marchio di abbigliamento: «In merito a quanto emerso a mezzo social circa l’associazione erronea del marchio Colmar alle esternazioni, di una rappresentanza della politica italiana, Colmar rimarca la propria opposizione a qualsiasi forma di promozione o sponsorizzazione di personalità politiche italiane ed estere e di qualsiasi loro esternazione passata, presente o futura. Colmar afferma la propria assoluta opposizione alla guerra in ogni sua forma».
Anche il marchio automobilistico tedesco Audi «rimarca con fermezza la piena adesione alle regole di compliance del Gruppo Volkswagen che impediscono qualsiasi forma di promozione o sponsorizzazione di personalità politiche. Audi Italia unitamente a Volkswagen Group Italia conferma inoltre la propria assoluta opposizione alla guerra in ogni sua forma».