In risposta alle minacce di Kim Yo-jong, il neo-eletto presidente sudcoreano stringe i rapporti con gli Stati Unti
SEUL - La Corea del Sud rafforzerà la sua deterrenza contro le minacce missilistica e nucleare di Pyongyang: è la promessa fatta dal presidente eletto sudcoreano, Yoon Suk-yeol, che si insedierà l'8 maggio, durante una visita alla base militare di Camp Humphreys, a Pyeongtaek, distante circa 70 chilometri a sud di Seul.
A pochi giorni dalla minaccia del ricorso alle armi nucleari da parte dello Stato eremita fatta da Kim Yo-jong, la sorella del leader Kim Jong-un, nel caso in cui Seul decidesse di attaccare il Nord, Yoon «ha assicurato la sua determinazione ad aumentare ulteriormente l'alleanza tra Corea del Sud e Stati Uniti e a rafforzare la postura di deterrenza e risposta contro le minacce nucleari e missilistiche del Nord», ha riportato la Yonhap.
«La situazione di sicurezza nella penisola coreana è grave», ha concluso il presidente eletto, come del resto confermato dal test nordcoreano del missile balistico intercontinentale (Icbm) del mese scorso, il più potente del suo genere dal 2017. Secondo il neo-eletto le tensioni stanno aumentando in un periodo «critico», in quanto il Nord celebra nel mese di aprile diverse ricorrenze, tra cui l'anniversario della nascita di Kim Il-sung, defunto nonno dell'attuale leader, i dieci anni da quando Kim Jong-un è salito al potere e la commemorazione della fondazione dell'Esercito rivoluzionario popolare nordcoreano. «Il regime di Kim si sta apparentemente preparando per una massiccia parata militare».