La polizia ha cercato di trarlo in salvo, ma è stata travolta dalla folla e ha perso il controllo della situazione
PUEBLA - «Voleva rapire un bambino». Un uomo è stato portato via con la forza dal proprio furgone, picchiato e poi bruciato vivo. La vittima era un avvocato di 31 anni impegnato nella politica locale.
Stanno facendo il giro dei social le immagini di un linciaggio avvenuto a Huauchinango, in Messico. I fatti risalgono a venerdì notte quando un uomo, che si trovava a bordo del suo furgone insieme a un'altra persona la cui identità non è stata specificata, è stato assalito da una marea di persone. Portato via è stato vittima di calci e pugni.
Intervenuta, la polizia ha cercato di portare l'uomo in un posto sicuro, ma mentre veniva fatto sedere in un'auto di pattuglia, 30 persone si sono nuovamente avventate sulla vittima e gli agenti hanno perso il controllo della situazione. La folla ha quindi portato l'uomo nel palazzetto sportivo "Las Canchas", dove quasi 200 persone aspettavano.
Legato, l'uomo è stato cosparso di benzina ed è stato dato alle fiamme, causa del suo decesso. Stando alle prime informazioni trapelate, una comunità di Huauchinango era convinta che l'uomo rapisse bambini e che proprio quella sera aveva cercato di trarne uno a sé. Voci che tuttavia non sono state riportate in qualità di accuse alle autorità. La vittima è stata identificata domenica. Si tratta di un 31enne che esercitava il mestiere di avvocato e stava compiendo i suoi primi passi nel mondo della politica.