Spagna, Portogallo e Francia sono in stato di allerta, le alte temperature e il vento continuano ad alimentare le fiamme
In Francia più di 12'000 persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. In Portogallo invece l'ondata di caldo ha causato già 238 decessi.
GIRONDA - L’Europa Occidentale è stretta nella morsa del fuoco. Durante tutto il fine settimana le fiamme hanno distrutto diverse aree abitate costringendo migliaia di persone a evacuare le loro abitazioni. L'ondata di caldo record non mostra però segni di allentamento.
Il sud-est francese - Le temperature torride, al di sopra dei 40 gradi, hanno reso il lavoro di contenimento dei pompieri molto difficile. Nella regione di Gironda, nel sud-ovest della Francia, più di 12’000 persone hanno dovuto lasciare la loro abitazione a causa del forte vento che alimentava l’incendio di una foresta di pini. Gli ettari di terra distrutti dal fuoco non si contano più. «L’incendio continuerà a diffondersi finché non sarà stabilizzato», ha spiegato Vincent Ferrier, vice prefetto del comune di Langon nella regione di Gironda.
La Costa del Sol - In Spagna la situazione non è certo migliore. I pompieri stanno combattendo contro una serie di incendi divampati a seguito delle temperature insolitamente elevate, che hanno raggiunto addirittura i 45,7 gradi negli ultimi giorni.
Nel sud del Paese, vicino alla Costa del Sol, più di 3.000 persone sono state evacuate dalle loro case a causa di un grande incendio nei pressi della città di Mijas. Un pensionato britannico, domiciliato nella regione, ha raccontato il momento dell’evacuazione. «La polizia sfrecciava per la strada con le sirene spianate gridando a tutti di andarsene. Non abbiamo ricevuto nessuna istruzione su dove poter trovare rifugio» ha detto John Pretty, 83 anni.
L'inferno portoghese - Alcuni degli incendi peggiori si sono verificati però in Portogallo. Un pilota è morto venerdì quando il suo aereo antincendio si è schiantato durante un'operazione nell'area di Foz Côa, vicino al confine spagnolo. A causa delle fiamme e del fumo sono stati registrati già più di 160 feriti e diverse centinaia di persone costrette a evacuare. Il ministero della Salute portoghese ha inoltre affermato che 238 persone sono morte a causa dell'ondata di caldo tra il 7 e il 13 luglio, la maggior parte delle quali anziani con patologie preesistenti.
Sabato l’abbassamento momentaneo delle temperature ha concesso una breve tregua ai pompiere portoghesi. «Gli incendi che sono scoppiati erano di grandi proporzioni, non vogliamo che si riattivino di nuovo. Bisogna rimanere vigili» ha detto il comandante dell'autorità di emergenza e protezione civile Andre Fernandes.
La stagione degli incendi quest’anno ha colpito l'Europa prima del solito. La primavera calda e insolitamente secca ha lasciato il terreno arido. Gli incendi sono stati alimentati da temperature estreme che gli esperti attribuiscono al cambiamento climatico. Anche la Croazia e l'Ungheria hanno combattuto gli incendi questa settimana, così come la California e il Marocco.