Dopo l'omicidio del premier giapponese, il 41enne ha confessato di aver agito perché lo credeva legato a una "setta"
TOKYO - L'uomo accusato dell'assassinio dell'ex primo ministro giapponese Shinzo Abe lo scorso 8 luglio sarà sottoposto a un esame psichiatrico per determinare le sue responsabilità penali.
Lo riportano i media nipponici, ricordando che Tetsuya Yamagami, 41 anni, è stato arrestato subito dopo aver sparato ad Abe due volte - usando un'arma che aveva fabbricato - nel bel mezzo di una manifestazione elettorale prima delle elezioni a Nara, nel Giappone occidentale.
Secondo la polizia, l'uomo ha dichiarato di aver ucciso l'ex premier perché credeva che avesse legami con «una certa organizzazione», che i media giapponesi hanno identificato come la Chiesa dell'Unificazione, o «setta della Luna». La madre del sospettato era membro di questa organizzazione religiosa.
Ieri il tribunale distrettuale di Nara ha approvato la richiesta dei pubblici ministeri di sottoporre Tetsuya Yamagami a un esame psichiatrico che dovrebbe durare fino alla fine di novembre, secondo quanto riportato oggi dal quotidiano Asahi Shimbun e da altri media locali, citando fonti vicine alle indagini.
L'interrogatorio del sospettato sarà sospeso durante questo periodo.