Il Museo egizio di Barcellona è stato vandalizzato domenica pomeriggio da due membri di “Futuro Vegetal”.
BARCELLONA - Prima le opere d’arte, ora le mummie egizie. Due attivisti per il clima hanno versato, domenica pomeriggio, sangue e olio finti su una bacheca di vetro contenente un sarcofago, in una sala del Museo Egizio di Barcellona. Obiettivo della protesta: denunciare la sponsorizzazione della Coca-Cola alla COP27 che si sta svolgendo in Egitto.
«Giustizia climatica» - Protagonisti del vandalismo, due giovani attivisti, un uomo e una donna, appartenenti al collettivo “Futuro Vegetal”. In seguito i due protagonisti dell'azione di protesta hanno sventolato un grande striscione invocando la «giustizia climatica» e denunciando quella che hanno definito «COPCA COLA». In riferimento al vertice COP27 sul clima a Sharm el-Sheikh, in Egitto in cui Coca-Cola è uno degli sponsor ufficiali della conferenza.
Coca-Cola presa di mira - Molte Ong ambientaliste hanno, negli ultimi anni, denunciato il colosso delle bibite, in particolare a causa della massiccia produzione di bottiglie di plastica. Una volta arrivata la polizia, i giovani attivisti non hanno opposto resistenza e non sono stati arrestati. Il Museo Egizio ha però fatto presente che intende sporgere denuncia.
Attacchi alle opere d'arte - Il Museo egizio di Barcellona è solo l’ultimo di una lunga serie di musei presi di mira dai gruppi ambientalisti. Sono stati colpiti in particolar modo gli edifici emblematici e le opere più famose delle diverse città europee.