La situazione critica (che i dati ufficiali però non dicono) nella Repubblica Popolare mette sull'allerta gli scienziati
PECHINO - La Cina, come già il Regno Unito, il Brasile e l'India potrebbe diventare - visti i contagi ormai incontrollati - un bacino in grado di creare una nuova mutazione nel coronavirus.
A essere particolarmente preoccupati, sono gli Stati Uniti temono che l'ondata di Covid in Cina possa tradursi in nuove mutazioni del virus. «Sappiamo che ogni volta che il virus si diffonde può mutare e presentare una minaccia», ha precisato il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price, secondo quanto riportato dai media americani.
Crematori sotto pressione
Intanto i crematori delle grandi città sono sotto pressione per il grande numero di corpi, anche se le cifre ufficiali parlano di pochissimi decessi. Emblematico il caso di Pechino, dove le autorità locali hanno riportato oggi solo 5 morti per Covid-19, rispetto ai 2 di ieri. Questo malgrado fuori dal crematorio della città, i giornalisti dell'Afp hanno visto più di una dozzina di veicoli in attesa di entrare, la maggior parte dei quali carri funebri.
A Chongqing, una città di 30 milioni di abitanti dove questa settimana le autorità hanno esortato le persone con lievi sintomi di Covid ad andare al lavoro, un operaio ha detto che il loro crematorio ha esaurito al momento lo spazio per conservare i corpi. «Il numero di corpi raccolti negli ultimi giorni è comunque di molte volte superiore rispetto al passato», riporta sempre l'agenzia AFP
«Solo il Covid? Difficile dirlo»
Nella metropoli meridionale di Guangzhou, un impiegato di un crematorio nel distretto di Zengcheng ha detto che si stanno cremando più di 30 corpi al giorno, sottolineando comunque che è «difficile dire» se l'ondata di corpi da cremare sia collegata al Covid. Nella città di Shenyang, un membro del personale di un'azienda di servizi funebri ha affermato che corpi di defunti sono stati lasciati insepolti fino a cinque giorni, perché i crematori sono «assolutamente pieni».
La fine dei test obbligatori ha reso difficile tracciare il bilancio della nuova ondata di Covid in Cina, e le autorità la scorsa settimana hanno ammesso che ora è «impossibile» contare quanti si sono ammalati.