Si accendono di nuovo i riflettori sull'ex calciatore della Roma, di recente apparso varie volte sui media per la sua separazione da Ilary
ROMA - «Operazioni sospette». Così gli addetti dell'antiriciclaggio definiscono i movimenti bancari di Francesco Totti. Sotto la lente ci sono numerose operazioni risalenti al 2020: decine o centinaia di migliaia di euro in arrivo o in partenza dai conti dell'ex calciatore della Roma. Somme che sollevano non pochi interrogativi, in particolare sulla «destinazione reale dei soldi».
Il settimanale di inchieste La Verità ha pubblicato mercoledì il contenuto di un documento risalente al mese di agosto. In questo vengono riportati alcuni movimenti che partono dal conto dell'istituto bancario a cui Totti ha affidato i suoi risparmi, e che, dopo alcuni giri, arrivano a un caro amico del Capitano. Il caso - che riguarda un prestito infruttifero - è il seguente: 80mila euro sono stati inviati una pensionata di Anzio, che ha il conto intestato con la figlia 45enne. Lo stesso giorno la donna, che è dipendente della società Sport e Salute, gira gli stessi soldi al conto cointestato con il marito, che a sua volta li manda sul suo personale. Lui lavora al ministero dell'Interno ed è in stretti rapporti con il Capitano.
Ulteriori indagini hanno stabilito inoltre che sul conto dell'amico sono stati effettuati 15 «bonifici domestici» da 87mila euro in totale «rivenienti da società operanti nel settore delle scommesse online», quali Malta limited terrestre, Malta limited online e Sa.Pa. Srl. Sempre sul conto della coppia vengono segnalate entrate da 125mila e 445mila euro effettuate anche tramite assegni bancari.
Anche su un conto con Ilary Blasi
Tornando ai conti di Totti, quello di risparmio personale non è l'unico da cui emergono punti interrogativi. Ce ne sono altri due, uno intestato con la ex moglie Ilary Blasi e l'altro con Manuel Zubiria Furest, una volta team manager della Roma, in cui vengono segnalati cinque assegni bancari e un bonifico per 1,305 milioni di euro - pagati tra il 2018 e il 2020 - intestati alla Société financière et d'encaissement (Sfe) di Monte Carlo e un fido da 2,5 milioni di euro per una ristrutturazione. Altri bonifici segnalati: uno da 300mila euro in favore della società United London services limited, «collegata con il casinò di Londra» e un altro da 200mila a favore della società Belco, «apparentemente collegata con il casinò di Las Vegas».
E questo è quanto per le uscite. Ma anche alcune entrate lasciano dubbi. Come uno da 201mila euro eseguito dalla Mgm resorts international, un hotel al cui interno è anche presente un casinò.
Totti si difende
Non ci sarebbe nulla di losco. Anzi. Il calciatore, per parola dei risk manager, ammette che gli piace scommettere: i pagamenti in questione verrebbero effettuati «per e sue giornate trascorse al casinò di Monte Carlo essendo appassionato del gioco d’azzardo».