Il gruppo cercava di sbarcare a Cutro, ma l'imbarcazione si è spezzata. Il bilancio delle vittime è destinato a salire
CROTONE - Il mare è agitato, la nave è carica. E l'imbarcazione si spezza in due. Almeno trenta persone sono morte al largo delle coste di Cutro, in Calabria. Le vittime sono tutte migranti, in cerca di una salvezza che non hanno raggiunto.
I corpi esanimi di almeno trenta persone sono stati ritrovati sulla spiaggia in località Steccato, sul litorale di Broticello e in mare. Tra le vittime, stando alla testimonianza di un soccorritore, anche un neonato di pochi mesi.
Il bilancio totale è però destinato a salire: i soccorritori hanno individuato altri corpi in mare e stanno procedendo al recupero. Tra i dispersi, quasi un centinaio, ci sarebbero anche decine di bambini. La Gazzetta del Sud riporta che altri trenta individui sono stati portati al pronto soccorso di Crotone con sintomi di ipotermia.
Stando a una prima ricostruzione dei fatti, il gruppo era a bordo di un peschereccio che a causa del mare mosso e del carico a bordo si è spezzato in due. Mancavano solo cento metri alla riva. L'incidente è avvenuto intorno alle 4:40 di domenica mattina. Partita dalle coste della Turchia, sull'imbarcazione viaggiano 250 persone, provenienti da Iran, Afghanistan e Pakistan.
Sul posto sono intervenuti la polizia di Stato, i carabinieri, il personale sanitario del 118, la Guardia di finanza, la Guardia costiera e i vigili del fuoco.
🔴 #Crotone, naufragio barcone migranti a Steccato di Cutro: i #vigilidelfuoco operano con sommozzatori e soccorritori acquatici, recuperati al momento 28 corpi senza vita, 3 trascinati a Botricello e Castro (CZ) dalla corrente [#26febbraio 10:00] pic.twitter.com/5C2jK7l7mL
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) February 26, 2023