Si combatte in ogni strada e in trincea. Iniziata lo scorso maggio, la battaglia attorno alla città è il simbolo della resistenza ucraina.
La stretta russa su Bakhmut, con l'accerchiamento della città già su tre lati, è quasi completata. Si combatte strada per strada, con gli ultimi civili che cercano la fuga. Mosca cerca di ottenere così quello che rappresenterebbe il suo più grande successo negli ultimi sei mesi. La battaglia è di fatto la più sanguinosa dall'inizio dell'invasione: le forze di Putin cercano a caro prezzo di conquistarla dal maggio 2022, senza riuscirci.
Russi come «carne da macello» - Secondo fonti Nato, infatti, dall'inizio del conflitto sono stati uccisi circa 200mila soldati di Mosca. A questo riguardo, a Bakhmut «le perdite quotidiane dei russi ammontano a 500, tra morti e feriti», ha detto Oleksi Reznikov al domenicale tedesco Bild am Sonntag, aggiungendo poi che la Russia tratta i suoi militari come «carne da macello», in quella che ha definito essere «una tattica tritacarne».
«Al momento la situazione si è più o meno stabilizzata» - Se dunque per gli ucraini le vie di rifornimento sono sempre più ridotte e la capitolazione sembra essere vicina, dall'altra i soldati respingono ancora gli attacchi. La città sembra da giorni sul punto di cadere ma ancora resiste, tanto che l'analista ucraino Oleh hdanov, ripreso dal Guardian, ha dichiarato che «al momento la situazione si è più o meno stabilizzata. Abbiamo praticamente fermato l'avanzamento delle truppe russe». Teoria corroborata dal ringraziamento, in video messaggio, di Volodymyr Zelenskiy nei confronti dei difensori di Bakhmut.
Si usano «armi da fuoco e pale» - Trapelano poi indiscrezioni da fonti d'intelligence britanniche, secondo cui i riservisti russi avrebbero ricevuto l'ordine di assaltare una roccaforte ucraina armati solo con «armi da fuoco e pale». Probabilmente strumenti utilizzati per scavare e utili anche nel corpo a corpo. Dunque, secondo il ministero della Difesa inglese l'insistenza delle azioni offensive russe determina anche il verificarsi di combattimenti ravvicinati, condotti da una fanteria scarsamente equipaggiata. L'attrezzo da trincea in questione sarebbe l'MPL-50, una pala di circa 50cm modificata negli anni ma progettata nel 1869.
Caccia F-16 - Infine, dall'emittente televisiva Cnn - citata dall'Ansa - si apprende che due piloti ucraini si trovano nella base militare di Tucson, in Arizona (Usa), per addestrarsi sui caccia F-16. Un'iniziativa "pilota" di Washington per stabilire il tempo necessario all'addestramento sui vari aerei militari americani.