Il controllo è stato effettuato nell'ottica di una più ampia lotta allo spaccio negli istituti penitenziari italiani
MILANO - Giovedì sera, un minorenne di origine straniera già monitorato da tempo, è stato accompagnato presso il carcere San Paolo di Milano. Durante un controllo sono stati rinvenuti ed estratti dal suo stomaco un telefonino, un cavetto del telefono e alcuni pezzetti di hashish. Lo dichiara Alfonso Greco, segretario regionale lombardo del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
Il sindacalista evidenzia che «l’operazione di polizia ha dato i suoi frutti grazie anche al grande spirito di collaborazione e professionalità di tutto il personale dell’Ipm Beccaria che, nonostante i turni massacranti e numerose ore lavorative al giorno, riesce a evitare l’introduzione di droga e cellulari all’interno dell’istituto detentivo».
Il segretario generale del SAPPE Donato Capece, dal canto suo, ha sottolineato che: «La polizia penitenziaria porta avanti, ogni giorno, una battaglia silenziosa per evitare che nelle carceri si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico», ricordando che il «folle gesto del giovane detenuto» avrebbe potuto comportare gravi rischi per la sua salute.
Il SAPPE rimarca che senza un immediato intervento dell’amministrazione in termini di strumenti operativi di contrasto all’uso di telefonini e di droga sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani. E l’importante risultato ottenuto dagli Agenti del Beccaria fa comprendere come l’attività di controllo del carcere da parte della polizia penitenziaria diviene fondamentale e deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari».