Per la società statale ucraina, che gestiva l'impianto, le decisioni russe alzano il rischio di incidenti.
KIEV - I russi, che mantengono cinque dei sei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia in stato di spegnimento "freddo" e uno "caldo", intenderebbero portare anche un secondo reattore allo stato caldo. Lo scrive "Ukrainska Pravda", citando Energoatom, la società statale ucraina che gestiva l'impianto, ora occupato dalle forze di Mosca e dai tecnici dell'ente russo Rosatom.
«Gli occupanti russi trasferiranno l'unità di potenza n. 4 della centrale nucleare di Zaporizhzhia in uno stato di spegnimento a caldo». Allo stesso tempo, deliberatamente non portano il reattore n. 5 allo stato di «spegnimento a freddo».
Ricordando che i russi avrebbero minato l'impianto, Energoatom afferma che con due reattori spenti a caldo, cioè a temperatura molto più elevata, l'acqua dal bacino idrico che alimenta il raffreddamento esterno dei reattori potrebbe non bastare più. La minaccia di un incidente così aumenta.
«Rendendosi conto delle conseguenze di tali azioni, la scorsa settimana una parte dei lavoratori della centrale nucleare di Zaporizhzhia ha lasciato l'impianto, non volendo partecipare ai piani dei russi», denuncia Energoatom.