Non solo Pechino, un aumento significativo di casi, rispetto agli anni pre-pandemia, si registra adesso anche tra i bambini olandesi.
PECHINO / AMSTERDAM - Resta sotto attenta osservazione la crescita insolita di casi di polmoniti che ha colpito la Cina e che ora sembra essersi spostata in Europa, con l'Olanda che ne sta registrando un incremento superiore agli anni precedenti la pandemia. Mentre ieri era stata la Francia a confermarne una «recrudescenza insolita».
Le polmoniti in Cina
«Stiamo monitorando la situazione in Cina e, ancora una volta, abbiamo riscontrato un aumento complessivo delle infezioni respiratorie acute dovuto a una serie di diversi agenti patogeni, inclusa l'influenza, che è in aumento. La polmonite da Mycoplasma è aumentata negli ultimi due mesi e ora sembra essere leggermente in declino». Lo ha dichiarato Maria Van Kerkhove, responsabile tecnica per la pandemia di Covid dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
«Stiamo collaborando con le nostre reti cliniche e con i medici che lavorano in Cina per comprendere meglio la resistenza agli antibiotici, che è un problema in tutto il mondo».
Polmoniti nei bambini, confermato aumento in Olanda
Dalla Cina, l'attenzione si sposta in Europa. In Olanda è infatti in corso una crescita inconsueta di polmoniti nei bambini che è maggiore anche rispetto agli anni precedenti alla pandemia. Lo conferma l'ultimo rapporto sulle polmoniti del Netherlands Institute for Health Services Research (Nivel) da cui emerge che la fascia più colpita è quella tra i 5 e i 14 anni.
Nella settimana compresa tra il 20 e il 26 novembre, il tasso di polmoniti nella fascia di età compresa tra i 5 e i 14 anni è risultato pari a 130 casi ogni 100 mila bambini; un tasso quasi triplo rispetto al picco dello scorso anno quando sono stati registrati 58 per 100 mila bambini.
Tassi sopra la media anche nella fascia 15-24 anni in cui sono stati registrati 38 casi per 100 mila, mentre nei bambini più piccoli (0-4 anni), anche se i casi sono in aumento, restano inferiori rispetto al periodo pre-Covid.
Nell'ultimo mese nel Paese è stato registrato anche un aumento dei casi di pertosse che ha raggiunto livelli superiori agli ultimi tre anni.
Ieri la Francia ne confermava una recrudescenza insolita
Ieri era stata invece la Direzione generale della Sanità francese (Dgs) a confermare l'esistenza in Francia di «casi di polmonite da batterio Mycoplasma pneumoniae negli adulti e nei bambini in Francia che rendono necessario il ricovero» in ospedale.
In una circolare ai medici, la Dgs ha parlato di «recrudescenza insolita» di casi di questa infezione respiratoria (inizialmente registrati in Cina), alcuni dei quali rendono necessario il ricovero «di adulti e bambini».
Cos'è il Mycoplasma pneumoniae
Mycoplasma pneumoniae è un «batterio atipico ed è già sotto sorveglianza dopo l'allarme dell'associazione Sos Médecins su un aumento delle infezioni polmonari nei bambini a fine novembre, in particolare nella fascia di età da 6 a 15 anni».
Secondo la Dgs, il Mycoplasma pneumoniae è responsabile di polmoniti, molto frequenti fra bambini sopra i 4 anni e giovani adulti, che sono in grandissima maggioranza benigne e guariscono spontaneamente. Viene precisato che «il contagio avviene per via aerea o attraverso goccioline di saliva e l'incubazione è fra 1 e 3 settimane».