Washington è convinta che l'esercito israeliano continuerà a cercare le menti del gruppo palestinese oltre i confini di Gaza.
BEIRUT - Per gli Stati Uniti è Israele il responsabile dell'uccisione del numero di due Hamas Saleh al-Arouri, in quello che è probabilmente il primo di molti raid che saranno condotti contro le figure chiave dell'organizzazione legate all'attacco del 7 ottobre.
Lo riferisce un funzionario americano al New York Times commentando la morte di al-Arouri, in quello che è il primo colpo messo a segno in anni da Israele contro i vertici di Hamas fuori dalla Cisgiordania e da Gaza. «Questo è solo l'inizio, andrà avanti per anni», aggiunge.
Secondo Axios, l'amministrazione Biden è stata informata mentre l'attacco era in corso e quindi Israele non aveva anticipato l'azione a Washington.
«Israele non ha rivendicato la responsabilità per questo attacco. Ma chiunque abbia fatto questo, non si tratta di un attacco allo Stato libanese. Non è un attacco all'organizzazione terroristica Hezbollah. Si tratta di un attacco ad Hamas, questo è molto chiaro», ha detto dal canto suo un consigliere del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Mark Regev, rispondendo ad una richiesta di commento della Msnbc sull'uccisione a Beirut del numero due di Hamas.
«Ovviamente in Libano ci sono molti obiettivi di Hezbollah, ma chiunque abbia fatto questo attacco è stato molto chirurgico e ha scelto un obiettivo di Hamas perché Israele è in guerra... Chiunque abbia fatto questo ce l'ha con Hamas», ha detto Regev.
Anche il portavoce militare Daniel Hagari, riporta la Cnn, ha evitato di rispondere direttamente ad una domanda sui responsabili dell'uccisione di al-Arouri. «Siamo concentrati sulla lotta contro Hamas», ha detto Hagari. «L'Idf è in uno stato di allerta molto elevato in tutte le aree, in difesa e in attacco. Siamo altamente preparati per qualsiasi scenario».