«Integrano il reato di apologia del fascismo e violano il divieto di manifestazioni fasciste» previsto dalla legge Scelba
ROMA - L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (Anpi) ha presentato una denuncia nei confronti dei partecipanti al raduno di estrema destra del 7 gennaio in via Acca Larentia, a Roma.
Nel documento si parla di «un migliaio di nostalgici impegnati a celebrare l'ideologia e le aberrazioni che hanno caratterizzato il ventennio fascista, in spregio alla barbarie che esso ha rappresentato» e alle leggi contro la ricostituzione del partito fascista.
«Tali condotte, dal chiaro tenore fascista - si legge nel testo della denuncia -, oltre a mortificare la memoria di coloro i quali hanno perso la vita per portare in difesa dei principi di libertà e democrazia posti alla base della Repubblica e vituperare lo Stato Italiano nonché i valori versati nella Costituzione su cui esso si fonda, integrano il reato di apologia del fascismo e violano il divieto di manifestazioni fasciste» previsto dalla legge Scelba.
«È sufficiente esaminare i video pubblicati sui siti dei giornali maggiormente diffusi - continua l'associazione dei partigiani, che si riserva di costituirsi parte civile - per verificare come serpeggi chiaramente tra i manifestanti il desiderio, neppure sottaciuto ma apertamente dichiarato e persino gridato, di un ritorno al passato, da cui traspare la concreta volontà di far rivivere tempi che furono attraverso le speranze riposte negli attuali movimenti politici che agli ideali fascisti si ispirano e si conformano».