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Pristina intende mettere al bando il dinaro: in Kosovo le operazioni e i pagamenti in contanti potranno essere effettuati solo con l'euro
PRISTINA - Gruppi di serbi hanno bloccato oggi alcune strade nel sud del Paese non lontano dal confine con il Kosovo in segno di protesta contro quella che viene definita la «politica di terrore e oppressione» del premier Albin Kurti nei confronti della popolazione serba in Kosovo.
La tensione interetnica è tornata a salire per la decisione di Pristina di vietare l'uso del dinaro serbo per le operazioni e i pagamenti in contanti, che potranno essere fatti solo in euro, la valuta che circola in Kosovo per convenzione dal 2002. Una misura questa annunciata senza prevedere un adeguato periodo di informazione e preparazione e che mette in pericolo i pagamenti di salari, pensioni, sussidi a decine di migliaia di serbi del Kosovo, il cui sostentamento dipende dall'amministrazione pubblica a Belgrado.
Ad accrescere il malcontento sono state alcune incursioni effettuate dalla polizia kosovara nei giorni scorsi allo scopo di chiudere o limitare l'attività di uffici e rappresentanze legati direttamente all'amministrazione serba a Belgrado: poste, scuole, tribunali.
Il timore diffuso è che si torni alla situazione incandescente e di scontro della scorsa primavera, quando per settimane migliaia di serbi nel nord del Kosovo inscenarono manifestazioni di protesta contro l'elezione di nuovi sindaci di etnia albanese nei quattro maggiori Comuni del nord a maggioranza serba - Zvecan. Zubin Potok, Leposavic, Mitrovica nord. Proteste sfociate in alcuni casi in disordini e incidenti con la polizia locale e le truppe della Kfor, la Forza Nato in Kosovo.
Come è stato annunciato oggi, i blocchi stradali nel sud della Serbia saranno attuati ogni lunedì per la durata di tre ore, dalle 12 alle 15. La decisione di Pristina sulla messa al bando del dinaro serbo è stata criticata da Ue e Usa, che hanno invitato la dirigenza kosovara a rinviare il provvedimento al fine di informare e preparare adeguatamente la popolazione serba. Un invito rinnovato oggi dall'ambasciatore americano a Pristina Jeffrey Hovenier in un incontro con il premier Kurti.
